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40 ettari di bosco a privati, "valorizzazione” non sia sinonimo di “sfruttamento”

Gruppo d’Intervento Giuridico chiede una Valutazione Ambientale strategica sul progetto

Redazione
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L’associazione ecologista "Gruppo d’Intervento Giuridico onlus" ha inoltrato una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale a tutti gli enti interessati, relativamente all’affidamento di 40 ettari di patrimonio boschivo e i terreni incolti di proprietà del comune di Guilmi, a una ditta privata per 20 anni. (leggi)

Quello della “valorizzazione ambientale”, negli ultimi tempi, sembra essere uno dei concetti più utilizzati, spesso maltrattati, nell’ambito della tutela dell’ambiente, del territorio e della salute pubblica. Laddove viene usata la bacchetta magica della “valorizzazione” o della “riqualificazione”, ogni intervento si trasforma in un’opera di straordinario valore, persino quando si tratta di opere profondamente impattanti per l’ambiente. Invece, non sempre è così, e i progetti di valorizzazione vanno studiati in modo serio ed approfondito, in modo da valutarne tutti i possibili impatti sul territorio.

Un’approfondita valutazione andrebbe fatta, per esempio, nel caso degli interventi che il Comune di Guilmi (provincia di Chieti) intende realizzare nelle aree boscate di propria competenza. Infatti, con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 20 del 23.11.2015, il Comune di Guilmi, ha previsto la riqualificazione urbana di un’area agricola sita nella località Piane di Guilmi ed ha, quindi, approvato il progetto preliminare per i “Lavori di costruzione di una nuova scuola in c.da Piane di Guilmi”, adottando al contempo una variante allo strumento urbanistico generale di Guilmi ai sensi dell’art. 19, commi 2 e 3, del D.P.R. 327/2001 e ss.mm.ii., sembrerebbe senza aver prima sottoposto il piano alla obbligatoria procedura di Valutazione Ambientale Strategica V.A.S. prevista dalla direttiva n. 2001/42/CE.

Peraltro, nell’ambito di un’attività di “valorizzazione” o di “riqualificazione”, sembrerebbero essere legate al progetto scolastico anche due ulteriori iniziative adottate dall’Amministrazione con la deliberazione della Giunta Comunale n. 42 del 14.11.2015, ossia: la concessione in gestione ventennale del patrimonio boschivo comunale e dei terreni incolti, e la costruzione di due impianti di cogenerazione a biomassa legnosa di potenza non superiore a 200 kwh” funzionanti, come specificato nella premessa del medesimo atto, “con il materiale cippato da biomassa legnosa”.

Si rammenta che i tagli a fini produttivi sono assoggettati alla procedura di Verifica preventiva di assoggettabilità (o Screening) ai sensi del d. lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. e a tutte le eventuali autorizzazioni richieste dalla legge, quali ad esempio l’autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art. 146 d. lgs. 42/2004, e il nulla osta per vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 3267/1923.

Quindi, una nuova scuola, per la cui realizzazione il Comune di Guilmi ha ricevuto dalla Regione Abruzzo un finanziamento pari a  € 723.818,25 nell’ambito del “Piano regionale degli interventi strutturali ed antisismici su edifici scolastici pubblici a rischio sismico. Ratifica piano annualità finanziaria 2012 e 2013”, due impianti di cogenerazione a biomassa, un intervento di tagli boschivi per fornire “legna da ardere” da utilizzare nei medesimi impianti.

Insomma una “valorizzazione” piuttosto "robusta" che, però, necessita di tutte le opportune valutazioni sia in sede di procedura di V.A.S. sia in sede di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica e di nulla osta per vincolo idrogeologico.

Per tale motivo, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale a tutte le amministrazioni interessate (Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali della Regione AbruzzoMinistero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del MareSoprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’AbruzzoComune di Guilmi e, per opportuna conoscenza, alla Commissione Europea)   relativamente allo svolgimento dei preventivi e vincolanti procedimenti di V.A.S. e di verifica di assoggettabilità, ed alle eventuali necessarie autorizzazioni amministrative rilasciate per i progetti in questione. Con l’auspicio che “valorizzazione” non sia sinonimo di “sfruttamento”.

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