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Ciriaco, Antonio e la militanza politica

Nei primi gazebo di propaganda per il Referendum del 4 dicembre incontriamo due militanti d'eccezione

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In una domenica mattina dove il sole fa ancora capolino sulle nostre spiagge, ma la brezza fredda che fa alzare il bavero ci ricorda l'approssimarsi dell'inverno, incontriamo Ciriaco e Antonio attivisti del M5S di San Salvo.

Sono davanti ad un gazebo allestito a festa, nella piazza principale del lungomare Cristoforo Colombo, non manca nulla, neanche i palloncini. Il NO al Referendum del 4 dicembre in cui i cittadini saranno chiamati a decidere se modificare la nostra Costituzione o meno, prevale su tutto.

Ciò che ci fa decidere a fermarci al di là delle scelte politiche, è un leggio di circa due metri di altezza, dove è possibile sfogliare pagina dopo pagina, formato 70X100, l'ultimo libro di Marco Travaglio "Perchè NO". Quel leggio lo ha costruito Ciriaco Di Gregorio con l'aiuto del suo amico Antonio.

Ciriaco pensionato, era un tecnico delle caldaie, era capace di aggiustare qualsiasi cosa, Antonio lavorava il ferro, due professionalità, due artigiani, che divenuti militanti, hanno messo il loro tempo e il loro lavoro a disposizione di una causa. Se gli chiedi perchè tanto impegno per realizzare quel supporto, ti rispondono che era necessario per far comprendere le ragioni del NO ad una riforma secondo loro sbagliata, "Non sappiamo usare bene le parole, ma dacci un pezzo di ferro e facciamo qualunque cosa". Ciriaco, militante del M5S dacchè è nato, ha perfino comprato un plotter, ha imparato ad usare i programmi di impaginazione e grafica, si è rimesso in gioco per passione politica, quella che oramai in molti esercitano da dietro lo schermo di un pc, lui la interpreta così.

Di seguito l'intervista realizzata.

 

 

 

 

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