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Che fine farà la "Casa del Popolo"?

Si parla di scissione nel Partito Democratico, ma a chi finirà il "malloppo"?

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La sezione del Partito Democratico di San Salvo "La Casa del Popolo" è in via delle rose numero 7.

Venne inaugurata il 12 aprile del 1991 da Achille Occhetto segretario del Partito Democratico della Sinistra nato pochi mesi prima, il 3 febbraio del 1991.

La sezione la cui costruzione iniziò nei primi anni '80, venne costruita mattone su mattone da centinaia di "compagni" e da essi finanziata. Impiegarono un decennio per portare a termine "La Casa del Popolo", che ironia della sorte, venne inaugurata l'anno in cui l'esperienza del Partito Comunista terminò.

Nelle ringhiere e sulle porte della sezione di via delle rose, ci sono ancora la falce e il martello del simbolo che fu del PCI, simbolo che i compagni vollero imprimere in quel luogo, nel suo giardino trovarono posto prima una quercia, poi un ulivo.

Nel 1998 una nuova svolta, che trasformò il PDS in DS i Democratici di Sinistra, che unirono molte delle forze di estrazione socialista oltre al PDS, fino a giungere nel 2007 alla nascita del Partito Democratico che unì sotto la sua bandiera uomini di diversa provenienza politica, gli ex comunisti e gli ex democristiani.

A San Salvo, questa fusione a freddo, vide schierati su due opposti schieramenti "compagni" che fino ad allora avevano vissuto la vita di partito come oggi non è immaginabile, che si autotassarono per costruire un luogo di incontro, lavorando nei giorni liberi per dare forma ad un'idea, persone in grado di guardare insieme dalla stessa parte, ed unite portare avanti un progetto. 

Una parte di coloro che non credevano di poter convivere nello stesso contenitore, con uomini che avevano strenuamente combattuto politicamente, decisero di confluire in Sinistra Democratica. Rocco Dell'Osa, Mario Codagnone, Valfrido Adorante, Vitale Del Casale, Gianni Mariotti, solo per fare alcuni nomi.

Le sezioni, "Le Case del Popolo", che costituivano gran parte del patrimonio dei DS, divennero di proprietà di decine di Fondazioni nate su tutto il territorio nazionale. La sezione di San Salvo ancora oggi fa parte della Fondazione Abruzzo Riforme di cui è referente Arnaldo Mariotti.

Ieri il Partito Democratico ed il suo segretario Matteo Renzi, hanno aperto il congresso e probabilmente il percorso per una nuova scissione, che vedrà perdere come allora, la parte più a sinistra del partito, quella degli ex DS.

Che sorte avrà in quel caso la sezione di San Salvo? Rimarrà tra quelle mura qualcuno che appartiene alla sua storia, che quelle mura contribuì a costruirle?

Il patrimonio degli ex DS, sembra che faccia già parte di una disputa legale, aperta dal tesoriere nazionale del Partito Democratico Bonifazi (leggi). Una disputa che per Bonifazi è indubbiamente economica, un bel malloppo, un patrimonio immobiliare importante, si parla di quasi un miliardo di euro, si pensi che la sola sezione di San Salvo ha un valore immobiliare che potrebbe superare anche i 300 mila euro.

Il valore affettivo, sta scemando, con la scomparsa della moltitudine di persone che alla costruzione di quel luogo hanno contribuito, i cui volti possiamo ancora vedere nelle immagini che vi mostriamo con il video che ci è stato gentilmente donato da Mario Codagnone, che resterà nella memoria storica degli archivi di SanSalvo.net, a disposizione di tutti coloro che vorrano ricordare quei giorni.

Anche allora come oggi, il segretario del PDS, parlava di unità della sinistra. Altri tempi, altri uomini, sinistra sempre in cerca di unità.

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