CELENZA SUL TRGINO - E' calato il sipario sull'evento 'Valtrì - Fiera del turismo', la manifestazione ospitata nell'area attrezzata che sorge in prossimità dello svincolo di Celenza sul Trigno sulla fondovalle SS 650. Una prima edizione di un evento pensato per dare visibilità ad un territorio, i centri abruzzesi e molisani della vallata del Trigno appunto, che presenta interessanti potenzialità di sviluppo nel settore turistico che però andrebbero meglio valorizzate e sfruttate. Appuntamenti come questi di Valtrì possono rappresentare efficaci ''vetrine'' accese sulle peculiarità naturalistiche, enogastronomiche, culturali e storiche presenti nei piccoli centri dell'eltroterra. Una fiera e un laboratorio sperimentale e artistico nello stesso tempo, questo vuole essere l'evento Valtrì nelle intenzioni degli organizzatori, tra i quali figurano Fabio Cieri e Giuseppe Colangelo. ''Una fiera perché è un momento di incontro e di conoscenza tra le varie realtà territoriali che necessitano di presentarsi come un unico territorio; - spiega Fabio Cieri - Un laboratorio perché il progetto non ha confini definiti, ma si è evoluto e arricchito durante questa esperienza; artistico perché sarà l'arte a promuovere il turismo e non, come avviene sempre, il contrario. Questo permette di acquisire una fascia di mercato più ampia ed un target di visitatori medio-alto''. L'idea è insomma quella di promuovere il territorio a livello turistico attraverso l'arte e la creatività degli artisti. I comuni interassi hanno fornito le informazioni utili al progetto, segnalando percorsi naturalistici, chiese, opere d'arte, storia, eventi culturali ed enogastronomici. I dati acquisiti sono stati forniti agli artisti, provenienti da tutta Italia, per mettersi in condizione di elaborare un'opera d'arte volta all'esaltazione e alla valorizzazione del territorio. Una nota stonata della manifestazione, che sta facendo registrare un buon numero di visitatori, è stato lo scarso interesse mostrato dagli amministratori locali dei vari centri dell'entroterra, evidentemente poco interessati alla promozione turistica del proprio territorio.