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Allarme criminalità. ''Andiamo a letto con i fucili''

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CUPELLO - Anche il centro abitato di Cupello e alcune frazioni, come ad esempio Montalfano, sono state prese di mira dai malviventi e si registrano già diversi casi di furto in abitazione. Dopo i primi episodi la popolazione ha alzato il livello di guardia e in pi— di un'occasione i ladri sono stati messi in fuga proprio dalla reazione dei cittadini. Un abitante in contrada Montalfano del comune di Cupello riferisce ad esempio che almeno in un caso i malviventi hanno dovuto desistere dall'intento criminale per via della reazione decisa del proprietario dell'abitazione che ha brandito addirittura un'arma da fuoco. ''La paura di ritrovarsi un ladro in casa di notte ha indotto parecchi cittadini a dormire con i fucili a portata di mano, - spiega un residente nella frazione - e tenga presente che a solo a Montalfano ci sono circa quaranta cacciatori, e quando ci sono armi di mezzo la situazione diventa preoccupante''. ''Si comincia a parlare di ronde notturne, di turni di veglia, - continua - e un fatto è certo, che anche i cittadini di Montalfano hanno dato l'addio ai sonni tranquilli''. A questo punto si è arrivati in alcune zone del Vastese, a dormire addirittura con le armi, i fucili da caccia, a bordo letto, magari già carichi, pronti a respingere eventuali incursioni notturne di malintenzionati. E sul territorio, soprattutto nell'Alto e Medio Vastese, la percentuale di cacciatori, o comunque di possessori di armi da fuoco non è certo trascurabile. ''Si auspica una presenza più incisiva delle forze dell'ordine nelle ore notturne'', questa è la richiesta conclusiva del residente in contrada Montalfano, che tuttavia conferma la manifestata determinazione di molti a difendersi autonomamente. Siamo, è evidente, su un terreno di confine tra l'uso legittimo delle armi e la violazione delle disposizioni vigenti in materia da parte di privati cittadini. Il principio ispiratore, anche per i possessori di regolari autorizzazioni alla detenzione di armi da fuoco, è sempre quello della ''proporzionalità'' tra offesa e difesa, e il discrimine è dato dalla verifica delle cosiddette ''circostanze di fatto'' e dall'attualità o meno del pericolo. L'ordinamento giuridico delega in via esclusiva alle forze dell'ordine il mantenimento dell'ordine pubblico e della sicurezza, le stesse ronde di civili potrebbero già essere poste al limite della legalità, soprattutto se armate. E' pur vero, tuttavia, che la richiesta di sicurezza è crescente di fronte all'emergenza che si sta vivendo sull'intero territorio e la paura serpeggia sempre di pi—ùtra la popolazione, soprattutto nei centri isolati dell'entroterra. http://francescobottone.splinder.com/
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