Qualche giorno fa la sentenza di reintegro di tre lavoratori alla Denso di piana Sant'Angelo a San Salvo perché il licenziamento ritenuto ingiusto (ad esprimersi il Giudice Unico del Lavoro del Tribunale di Vasto, Caterina Salusti), ieri il rifiuto dell'azienda metalmeccanica di favorire il rientro dei tre dipendenti nel ciclo produttivo del sito metalmeccanico sansalvese. Non sono dunque regolarmente tornati a lavoro Nicola Marino, Massimo Gaspari e Luigi Capovello, i tre dipendenti in questione, licenziati nel mese di luglio del 2005 con l'accusa, rilevatasi poi infondata, di aver utilizzato impropriamente dei permessi elettorali nel corso della normale attività all'interno dello stabilimento metalmeccanico sansalvese. Lo stipendio, però, lo riceveranno puntualmente, pur impossibilitati a svolgere le proprie mansioni nello stabilimento. Anzi, di stipendi riceveranno pure quelli arretrati (più di ventiquattro mesi da recuperare), come stabilito dalla sentenza del Tribunale. Atteggiamento ostruzionistico, dunque, da parte di un'azienda, la Denso, che pure non si trova in una situazione generale ottimale (vedi l'emorragia occupazionale degli ultimi anni, il ricorso alla cassa integrazione e le ombre sul futuro), ma che comunque può permettersi di pagare stipendi a lavoratori che, di fatto, il proprio compito non possono farlo.