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Soppressione delle Comunità montane, oggi il Consiglio a Gissi. Ottaviano attacca Piluso e Carilli

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GISSI - E' stata convocata per il pomeriggio di oggi, a partire dalle ore 19, la seduta della Comunità montana Medio Vastese. Tra i punti all'ordine del giorno la delicata questione della salvaguardia degli equilibri di bilancio. In netto ritardo, dunque, l'ente si appresta a mettere mano al proprio bilancio, dopo l'ammonimento giunto dalla Prefettura di Chieti. Evidentemente la Giunta Carilli non naviga in buone acque, ed infatti la salvaguardia degli equilibri di bilancio, la cui scadenza era fissata al 30 settembre scorso, è slittata di quasi un mese, con il Prefetto che, in caso di ulteriore ritardo, attiverà la procedura di intervento diretto. L'altra questione che terrà banco nel corso della seduta di oggi pomeriggio è quella legata al riordino delle Comunità montane. Proprio su questo argomento il consigliere della Medio Vastese, Antonio Ottaviano, ha chiesto, con lettera protocollata, ai due presidenti Carilli e Piluso (della Alto Vastese, ndr) di convocare un consiglio allargato ai rappresentanti dei due enti al fine di giungere ad una posizione concordata e ragionevole. La nota di Ottaviano è datata 18 luglio. A distanza di tre mesi gli 'impegnatissimi' Presidenti non hanno trovato il tempo nemmeno per rispondere. ''Il senso della mia proposta era questo: - spiega il consigliere Ottaviano - mettiamo da parte gli egoismi e i campanilismi per trovare una soluzione condivia che risponda alla necessità, imposta dal Governo centrale, di tagliare e riordinare gli enti montani. Le Comunità montane, così come sono intese oggi dai politici di zona, non hanno davvero motivo di esistere. Sono diventate dei piccoli centri di potere locale, dei luoghi per accontentare politicamente qualcuno con la classica poltrona facile''. Senza peli sulla lingua Ottaviano, che, rivolgendosi direttamente a Piluso, rincara la dose: ''Il presidente della Alto Vastese, che ha amministrato per anni con i risultati che si vedono, oggi cerca di sfruttare a suo favore il dibattito sulla soppressione degli enti montani, per meri fini politici e propagandistiche. E' davvero singolare che oggi si presenti come il paladino della Comunità montana, guarda caso a poche settimane dalle elezioni regionali nelle quali presumibilmente sarà candidato''. ''Che spieghino ai cittadini, sia Piluso che Carilli, - aggiunge in chiusura Ottaviano - per quale motivo gli enti montani non dovrebbero essere soppressi. Concretamente, ci dicano a cosa servono le Comunità montane, provino a dimostrare che non sono soltanto dei centri di potere, dei luoghi nei quali si reggono equilibri politici spesso instabili e stantii, e che invece sono utili per risolvere i problemi dei residenti nell'entroterra. Se non riescono a dimostrare questo, allora è davvero giusto sopprimere questi enti inutili e costosi''. Dichiarazioni al vetriolo, dunque, che alimenteranno sicuramente accese polemiche.
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