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CON CHIODI E DE MATTEIS, REGIONE ABRUZZO PIU' ATTENTA AI VALORI DELLA VITA

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''L'elezione del governatore di centrodestra Gianni Chiodi consente di sperare che in Abruzzo cambino le cose anche per la prevenzione dell'aborto, la tutela della maternità e la difesa della vita nascente e morente. Per chi crede in questo valore - dichiara Agnese Pellegrini, già capolista di ''Aborto? No grazie'' in Abruzzo - è importante che l'Mpa, l'unica forza politica che, con Giorgio De Matteis, si sia impegnata esplicitamente su un programma pro vita, è in vistosa crescita, mentre un partito come l'Udc, che esibisce le radici cristiane ma non le declina, è in calo. Sono dati incontrovertibili, come lo sono il disastro del Pd e l'astensionismo generale: gli abruzzesi cercano politici coerenti''. Il candidato dell'Mpa Giorgio De Matteis, uno dei più votati del collegio dell'Aquila ed eletto in consiglio regionale, è stato l'unico ad avere avuto il coraggio di sottoscrivere, prima delle elezioni, l'appello ''una preferenza per la vita'', che è stato presentato da un gruppo di cittadini e amministratori locali abruzzesi e chiede al nuovo governo regionale di: 1.Realizzare ogni sei mesi un monitoraggio sull'attuazione della legge 194 in Abruzzo che rilevi il numero e le motivazioni delle madri che optano per l'aborto e di quelle che scelgono di completare la gravidanza e, più in generale, il grado di soddisfazione delle utenti dei servizi pubblici che le assistono in questo percorso. 2.Promuovere, entro sei mesi dall'insediamento della Giunta Regionale, una verifica dell'attuazione della circolare del Sottosegretario Roccella che abolisce il ticket sugli accertamenti clinici per coloro che decidono di non abortire. 3.Istituire entro un anno dall'insediamento del Consiglio regionale un fondo per il sostegno alla maternità difficile, onde attuare pienamente gli articoli della legge 194/78 che prevedono tutela (art 1), informazione (art 2) e rimozione delle cause dell'aborto (art 5), disponendo finanziamenti adeguati a sostegno della maternità difficile, da gestire sulla base di una relazione annuale sull'applicazione della legge 194 in Abruzzo e in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio, secondo il principio di sussidiarietà. 4.Istituire entro un anno dall'insediamento del Consiglio regionale la ''consulta per la vita'', formata dai rappresentanti delle amministrazioni pubbliche competenti e delle associazioni operanti in questo campo. La consulta dovrà collaborare alle attività di sostegno, documentazione e di proposta legislativa della Regione Abruzzo.
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