Lo stoccaggio dei rifiuti doveva avvenire in un'area dove la gestione dell'impianto era stata demandata ad una società priva di requisiti. Sarebbero state progettate e parzialmente realizzate opere difformi da quelle autorizzate, tra l'altro non idonee. Tutto questo, grazie all'acquisizione di una documentazione da cui è emerso che non sono state rispettate le prescrizioni e le accortezze necessarie per la messa in sicurezza dei rifiuti, ha permesso ai militari della tenenza della Guardia di Finanza di Vasto agli ordini del tenente Gaetano Giordano di sequestrare due discariche nei comuni di San Salvo e San Buono realizzate in maniera non del tutto conforme alle normative in materia di stoccaggio rifiuti. Le Fiamme Gialle hanno anche provveduto a denunciare sette persone che, stando alle ricostruzioni degli inquirenti, "non avevano adempiuto alle incombenze di legge per la tutela dell'ambiente". L'operazione si inscrive nel quadro del controllo del territorio disposto dal comandante provinciale della Guardia di Finanza. Due le aree adibite a discarica di oltre 8mila metri quadri per le quali sono scattate i 'sigilli' e per una delle due i finanzieri hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro della locale autorità giudiziaria conseguente ad indagini effettuate dalle stesse Fiamme Gialle. "Lo stesso sito, dalla mole di documentazione acquisita - rendono noto i Finanzieri - in comparazione con lo stato di abbandono dei luoghi, presenta numerose anomalie. Queste certificazioni rappresentate agli organi erogatori, attestano che l'opera è completa e funzionante, mentre in realtà versa in stato di abbandono. Sono in corso - concludono gli uomini delle Fiamme Gialle - accertamenti sui fondi rilasciati dalla Regione Abruzzo".