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Strategie comunicative dell’Amministrazione Comunale uscente

Una nota in vista dell’imminente consultazione elettorale

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Attraverso diverse fonti mediatiche ho già avuto modo di chiarire che sono assolutamente estraneo all’imminente consultazione elettorale cittadina. Conseguentemente ogni mio intervento è unicamente finalizzato a individuare le più importanti problematiche che “secondo me” riguardano San Salvo e a ricercarne una possibile soluzione.

Pur con i limiti che la periodica lontananza fisica impone alla mia conoscenza di quanto succede a San Salvo, venendo al nocciolo di queste mie nuove considerazioni, devo rilevare che, come succede più o meno dappertutto in coincidenza con gli appuntamenti elettorali, anche a San Salvo l’Amministrazione uscente è impegnatissima a magnificare tutto quanto ha realizzato durante il suo doppio mandato!

Si tratta, in buona sostanza, di quello che fa il capo dell’ufficio marketing (accompagnato dal suo staff) per un’impresa commerciale/industriale quando sta per lanciare sul mercato un nuovo prodotto.

Non starò qui a contestare alcuna delle affermazioni già sbandierate dall’Amministrazione uscente di San Salvo. Lascio perciò agli elettori il compito di giudicare la credibilità di quanto è già stato o sarà ancora rivendicato. 

Per quanto mi riguarda, invece, desidero segnalare quella che “secondo me” è un’inadempienza facilmente verificabile e prolungata nel tempo. 

Da molti anni in pieno centro cittadino, di fronte a uno degli ingressi principali della villa comunale, ci si imbatte in un quadro che definire indecoroso è assolutamente riduttivo; mi riferisco al civico 29 di via Istonia (vedi foto) che da tempo immemorabile è libero ricettacolo di ogni possibile rifiuto urbano. Non so se qualcuna delle autorità competenti in materia si sia mai interessata al problema… perché di un problema vero e irrisolto si tratta, di igiene e salute pubblica, oltre che di decoro urbano. E il tempo trascorso (diversi, molti, troppi anni) lascia pensare che tutti abbiano fatto finta di non vedere, ignorare e tollerare  uno stato di fatto… anche in occasione dei rilevanti lavori pubblici effettuati recentemente proprio lì di fronte. Almeno in questa occasione qualcuno dei responsabili non può dire di non aver notato.

Per concludere, desidero semplicemente sottolineare che “secondo me” si tratta dell’ennesima conferma di quanto poco circoli fra la popolazione sansalvese quello spirito identitario sufficiente a non consentire il nascere e protrarsi di situazioni che violano le più elementari norme che dovrebbero regolare la vita in comune. 

Assenza di spirito identitario, dunque, che di fatto connota sempre di più San Salvo, somma di identità distinte che non sentono di appartenere a una vera comunità. Perché la classe dirigente (non solo politica) ha certamente un gran numero di responsabilità, ma non minori sono le responsabilità dei singoli cittadini che (per quieto vivere?) preferiscono ‘abbozzare’, ingoiare ogni tipo di rospo e tirare a campare… mentendo a sé stesse, col dire: “Non è un mio problema”.

Romolo Chiancone


 

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