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Depuratore di Lentella: ancora ritardi e scarsa manutenzione

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Lentella - I tempi per l'accensione dell'impianto, lunghi già a gennaio, slittano ulteriormente. E intanto, senza la manutenzione dell'area, il depuratore rischia di diventare presto irraggiungibile. Sono passati ormai quasi quattro mesi dal precedente articolo sullo stato dei lavori dell'impianto di depurazione di Lentella; la sua accensione era data per imminente, ma da allora la situazione è immutata, anzi rischia di peggiorare. Intanto bisogna dire che la mancata accensione è ancora imputabile alle solite ragioni burocratiche: le famose carte (termine che racchiude tutto e nulla) che tardano ad arrivare dalla regione. Nel frattempo il medesimo ente si è trovato ad affrontare un'emergenza ben più grave e disastrosa come quella del terremoto e ciò, sicuramente (e a ragione) ha radicalmente cambiato l'ordine delle priorità. Un paio di circostanze diverse, riscontrabili a occhio nudo, però, stupiscono. Prima di tutto la manutenzione dello stabile (spettante, a quanto pare, alla SASI che ha in gestione il servizio) che sta scomparendo alla vista a causa della fitta e rigogliosa vegetazione. Questa è presente in grande quantità all'interno del perimetro, tra una vasca e l'altra e in generale ovunque vi sia un po' di terreno. Certo, danni gravi le erbacce non ne fanno, ma esse indicano uno stato d'abbandono che va avanti da un po' dato che entrambi gli accessi presentano una flora pressoché incontaminata. Tutto ciò, quindi, dovrebbe suonare come un campanello d'allarme prima di scoprire tardi danni ai macchinari, dovuti anche al fatto del loro non-funzionamento per quasi un anno, di ben altra portata. Il secondo punto è l'area circostante l'impianto. Strade interpoderali mai ultimate: tratti asfaltati un paio di volte rivoltati completamente dalla prima pioggia e risistemati puntualmente con un pugno di brecciolino. Il futuro depuratore ha due strade di accesso che oggi paiono pesantemente dissestate o del tutto non percorribili. La prima, prosecuzione di via Colle della Ruta, appare come un campo minato lungo il quale solo in pochi si avventurano. Il problema, in questo caso è vecchio: la mancanza di canali di scolo e fogne adeguate fa sì che l'acqua piovana proveniente dal paese provochi periodicamente smottamenti durante la sua corsa. L'altro passaggio, invece, è completamente bloccato a causa di una profonda frana che interessa la sede stradale. Anche qui si tratta di un problema di vecchia data e molto simile al precedente: l'acqua s'incanala da via del pozzo, circa mezzo chilometro più su, e sfonda dove può. È da notare, inoltre, come tali cedimenti stradali non siano la conseguenza delle abbondanti piogge di poche settimane fa, ma rappresentino dei disagi persistenti da mesi. Con la costruzione dell'impianto di depurazione era comprensibile pensare in un adeguamento sia della rete stradale che della rete idrica, ma così non è stato. Certo, c'è sempre tempo per portare a norma la viabilità, soprattutto nell'ottica dell'importante struttura edificata nella zona, ma soprattutto si spera ci sia il tempo e la volontà per dimostrare che non si tratta della classica cattedrale nel deserto costruita partendo dal tetto.
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