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Volley under 16: la B.T.S. si risolleva

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Dopo il trittico delle tre grandi, Castelfrentano, Ortona e Francavilla, rispettivamente prima seconda e terza in classifica generale, la BTS si lecca le ferite e si prepara a riaffrontare il Paglieta, non senza l’amaro in bocca, dopo aver concluso tutte le ultime tre partite con secchi 3-0, risultati troppo crudi per il gioco espresso. Se da un lato contro l’Ortona ci stava tutto, in quanto i ragazzi erano presumibilmente col cervello in affitto, col Castelfrentano e soprattutto col Francavilla il rammarico c’è tutto. Molti sono stati i set finiti ai vantaggi che la BTS non si è aggiudicata, forse anche per un pizzico di inesperienza, ma anche per tanta sbadataggine e soprattutto per il troppo nervosismo. In questo caldo giovedì 14/5, invece, oltre a registrare l’alta temperatura, si registra l’entrata nel “tabellino dei marcatori” di De Sanctis Gabriele, tanto bello quanto vizzo, una specie di detective Kogoro (la marionetta di Detective Conan) che finora si era accontentato di essere nella storia più che di rendersi protagonista. Non è che abbia fatto sfracelli, ma per la prima volta si è addossato qualche responsabilità, segno che forse, per la fine dell’anno, lo vedremo cambiare espressione ad ogni punto. Così come Fabio Caressa durante i rigori di Italia – Francia: sognare è lecito, destarsi dal sogno sarebbe più realistico!comunque, tornando ai giovani leoni, che fa rima con… splendori, della BTS, i gioiellini Under 16 che speriamo imparino presto a spiccare il volo. Degna di nota anche la prestazione di Colamarino Andrea, uno che dell’incoscienza fa la propria bandiera, sfidando oltre che la sorte, anche l’ira funesta del Mister, che sappiamo bene al prossimo allenamento gli toglierà dal viso quel sorrisino da furbetto che si trasformerà in uno sguardo di disperazione! A parte la sua incapacità cronica di rimanere concentrato per più di un’azione consecutiva, vizio al quale dovrà porre subito rimedio se vorrà sfruttare appieno le doti che madre natura gli ha fornito per questo sport, quello che ci piace è che nonostante la scarsa esperienza si fa carico della squadra anche nei momenti più difficili: quanto sia consapevole di ciò non ci è dato saperlo, ma per il momento meglio non indagare! Menzione speciale anche per Di Giacomo Matteo, vien voglia di picchiarlo quando ti spara sul soffitto un bagher d’appoggio, ma lui di mestiere fa il centrale, non per scelta ma per esclusione!!! Scherzi a parte, il ruolo lo ricopre alla grande, stampando in faccia ai poveri malcapitati avversari più di un muro punto, il che fa gridare a: “chi è costui dov’è il nostro Matteo? “, forse che siamo sul set del nuovo film di Spielberg? La sostituzione degli esseri umani con gli androidi è iniziata? E passiamo all’altro centralone, Di Rocco Giuseppe, il piccolo della banda, d’età, ha solo 12 anni ma i suoi 181 cm sono visibilissimi. Schierato titolare non delude, fornisce una prova attentissima a muro, chiude bene e vince tutti i contrasti, andando a rubare palla persino al suo opposto, peccato non sia praticamente mai servito dal suo palleggiatore. Unica pecca quella benedetta rotazione in zona 4 dove per non intralciare l’attaccante finisce per circumnavigare il campo, con disperazione del mister che più che ad una fase di gioco di volley assiste alla preparazione di una maratona!!!! Il capitano Marco Natuzzi, decisamente in palla, gira bene in attacco, non fa un pallonetto manco se gli prometti una megapizza da Poldo, canticchia bongi bongi bo bo bo fin quando a marcarlo a muro è il palleggiatore, si rigira con la coda fra le gambe quando il medesimo, altezza media 1.65 ad occhio, gli stampa uno di quei muri che fanno male al morale, non tanto perché gli torna sui piedi ma perché l’autore esulta evidenziando a chiare lettere la sua incredulità, segno tangibile che questo era il suo primo muro della carriera!!! E di lì in poi la canzoncina che gli sale sulle labbra è quella di Masini... comunque, il suo dovere lo fa fino in fondo, fa da balia ai suoi compagni, li guida per mano e li conduce alla vittoria. Lo abbiamo lasciato per ultimo, il Palleggiatore, Michele Palumbo l’Infermabile, non scriveremo nulla di compromettente in quanto ha dato quello che poteva, giocando con un fastidioso torcicollo. Fatto stà che questo lo ha limitato, perché non è riuscito a trascinare la squadra come al solito, o piuttosto come uno come lui dovrebbe. Da quando è tornato Andrea e Gabriele si è sbloccato, vaga da una parte all’altra del campo con la faccia sorridente di un bambino colto con le mani nella marmellata perché può finalmente spaziare il gioco, seguendo l’istinto. Istinto che potrebbe risultargli fatale se non accompagnato da giudizio, ma si sa, i palleggiatori migliori sono, come dico sempre io “una razza a parte”, e lui non fa eccezione… per essere un palleggiatore, perché sul migliore c’è ancora molto da lavorare………………….. E fu così che i nostri ragazzi portano a casa i 3 punti partita secca tre a zero, ma si è gongolato solo nel secondo set. Mentre nel primo e specie nel terzo, sotto di 7 punti, si è dovuto sudare parecchio per risalire la china. I miglioramenti più sensibili ci sono stati in attacco, quand’è che finalmente li vedremo anche in difesa? Ai posteri l’ardua sentenza,speriamo che il tempo faccia il suo corso e che, fra qualche anno ci troveremo su queste stesse pagine a commentare delle prestazioni dei nostri ragazzi, non saranno più ragazzi Under, ma saranno uomini che avranno trovato la loro strada, nella vita e nello Sport.
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