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Correzione dei difetti visivi: l’aiuto oggi arriva dalla chirurgia refrattiva

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I difetti della vista più comuni interessano un’ampia percentuale della popolazione mondiale. Rispetto al passato, tuttavia, al giorno d’oggi è possibile eliminare questi problemi in via definitiva, senza l’ausilio di occhiali e lenti a contatto, bensì ricorrendo alla chirurgia refrattiva.

Nel corso degli ultimi decenni, infatti, questa branca della chirurgia ha registrato notevoli progressi, con la diffusione di nuove tecniche che si sono affiancate alle prime sviluppate, che a loro volta sono state costantemente migliorate grazie alle innovazioni registrate in ambito medico-scientifico.

Naturalmente, al di là dei notevoli risultati ottenuti, quello che rimane sempre fondamentale in queste circostanze è ricorrere a un professionista specializzato di comprovata affidabilità ed esperienza nel proprio campo.

In questo scenario, una figura d’eccellenza è senza dubbio il Dott. Angelo Appiotti, che pratica interventi di chirurgia per correggere i difetti visivi da oltre 30 anni, avvalendosi di un approccio personalizzato che guarda alle specifiche esigenze di ogni singolo paziente.

Dalla miopia alla presbiopia: le caratteristiche dei difetti visivi

Un occhio emmetrope, ovvero che abbia una corretta visione sia da vicino che da lontano, ha un bulbo oculare di dimensioni normali

Nel caso in cui la lunghezza del bulbo sia anomala, invece, ciò va a influire sulla cornea, andando a determinare una visione offuscata da lontano (miopia), da vicino (ipermetropia o presbiopia) e in entrambi i casi (astigmatismo).

Alcuni problemi della vista possono verificarsi a partire dall’infanzia, come nel caso della miopia e dell’astigmatismo, mentre altri compaiono soltanto al raggiungimento di una determinata soglia d’età: l’ipermetropia e la presbiopia, per esempio, in genere possono insorgere a partire dai 40 anni.
 

Le tecniche impiegate per la correzione dei difetti visivi

Le tecniche di chirurgia refrattiva con cui è possibile intervenire sui difetti visivi attualmente sono diverse.

Tra queste, è possibile annoverare innanzitutto la PRK, acronimo di Photo-Refractive Keratectomy, che viene effettuata per mezzo del laser a eccimeri e a cui si ricorre in caso di miopia o ipermetropia, lievi o moderatamente pronunciate.

Attraverso questo tipo di intervento si agisce direttamente sulla cornea: a seguito di un'anestesia topica effettuata con gocce oculari idonee, si provvede a eliminare lo strato superficiale della cornea con un’apposita micro spazzola. Il laser sarà impiegato per correggere il difetto e al termine si inserirà una lente protettiva da rimuovere a cicatrizzazione avvenuta.

Oltre alla PRK, in ambito refrattivo è possibile ricorrere alla FemtoLASIK, una tecnica che consente di creare invece un flap corneale ricorrendo al laser a femtosecondi, per risultare meno invasivo possibile. Il laser a eccimeri, invece, anche in questo caso è quello preposto alla correzione della curvatura della cornea.

Si utilizza invece soltanto il femtolaser nella ReLEx SMILE, la tecnica di ultima generazione a cui si ricorre per correggere miopia e astigmatismo miopico più pronunciati. L’operazione non richiede più di due minuti per ogni occhio, grazie agli impulsi veloci e precisi.

Un altro intervento previsto in ambito refrattivo è quello che prevede l’impiego della tecnica Facorefrattiva, che può essere destinata a persone che abbiano difetti visivi estremamente elevati, magari associati anche a cataratta.

Se si hanno più 45 anni e sia presente anche presbiopia, il cristallino naturale viene letteralmente rimosso e sostituito con uno artificiale del tutto biocompatibile, quindi con scarse possibilità di rigetto. In tal modo, anche le problematiche legate alla cataratta, se vi sono, verranno eliminate in via definitiva.

Infine, per correggere la presbiopia il chirurgo professionista può valutare un'operazione di Monovisione, rafforzando la visione da lontano dell'occhio dominante e migliorando quella da vicino dell'altro.

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