CASTELGUIDONE - La torre anemometrica, installata in località Monte, agro di Castelguidone, è stata abbattuta nottetempo. Il singolare episodio, un sabotaggio che potrebbe essere tranquillamente definito un'azione di 'ecoterrorismo', si è verificato la notte a cavallo tra mercoledì e giovedì, cioè dopo la concitata seduta del Consiglio comunale durante la quale la maggioranza ha dato l'ok all'installazione in paese di un mega impianto eolico. L'assise civica di mercoledì è stata particolarmente accesa, con il sindaco Cicchillitti che più volte, in alcuni casi eccedendo (come quando ha chiesto al maresciallo di zittire l'opposizione, ndr®), ha chiesto l'intervento dei Carabinieri per riportare la calma in aula. Un tema così delicato come l'installazione di undici torri eoliche a poche centinaia di metri dall'abitato, su un sito di rilevanza naturalistica e storico-religiosa, scalda inevitabilmente gli animi. Dallo scontro verbale tra le due fazioni, quella pro eolico e quella contraria, pare si sia passati ad azioni di ecoterrorismo. La stessa notte del Consiglio, infatti, degli ignoti hanno raggiunto la torre anemometrica, l'apparecchiatura installata sul Monte al fine di rilevare la potenza e la frequenza del vento, ed hanno provveduto ad abbatterla. L'apparecchiatura elettronica è una sorta di lunga antenna, ancorata al suolo per mezzo di tiranti. E' bastato allentare un paio di bulloni per far afflosciare l'intera struttura. Un danno economico non troppo rilevante, ma il gesto acquista un elevato valore simbolico, proprio alla luce dell'infuocata seduta del Consiglio e dell'animosità che si respira in paese da quando si è posto il problema dell'eolico selvaggio. Sull'accaduto indagano i Carabinieri di Schiavi di Abruzzo, i quali ritengono il gesto evidentemente collegato al dibattito pro o contro la centrale eolica. Gli uomini al comando del maresciallo Litterio hanno provveduto ad informare la competente Autorità giudiziaria dell'atto di ecoterrorismo. In paese la notizia del sabotaggio della torre anemometrica è stata accolta da alcuni con una certa apprensione, da altri, invece, quasi con soddisfazione.