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Caccia, si comincia domenica 18.

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Ci siamo, dopo circa otto mesi di pausa, le attese degli appassionati stanno per finire perché incomincia domenica prossima, 18 settembre, la stagione venatoria 2005-06. Un inizio preceduto da numerose critiche da parte delle associazioni venatorie relativamente alla giornata di preapertura alla tortora del 4 settembre scorso e in generale a tutto il nuovo calendario venatorio, il primo approntato dalla nuova giunta di centrosinistra influenzata dalla presenza dei Verdi, noti avversari dei cacciatori. Diamo insieme uno sguardo a questo calendario venatorio, approvato con delibera di giunta regionale n. 701 del 18/7/2005. Fino alla fine di gennaio la caccia, da appostamento o in forma vagante con l'ausilio dei cani, sarà consentita per un massimo di tre giorni settimanali, a scelta del singolo cacciatore, escluse le cosiddette giornate di silenzio venatorio, fissate nei giorni di martedì e venerdì. L'attività venatoria inizia un'ora prima del sorgere del sole e termina al tramonto e ciascun cacciatore, per ogni giornata di caccia può abbattere, nei periodi consentiti per ciascuna specie cacciabile, due capi di selvaggina stanziale, di cui una sola lepre, e quindici capi di selvaggina migratoria, di cui al massimo cinque colombacci, cinque tra palmipedi e trampolieri e tre beccacce. Questo è il cosiddetto ''carniere giornaliero'', inoltre ciascun cacciatore può abbattere, nell'arco di una giornata di caccia, un solo cinghiale. E' fatto obbligo ai cacciatori di annotare in modo indelebile, negli appositi spazi del tesserino di abbattimento, prima di iniziare l'attività, il giorno di caccia prescelto, mentre dopo l'eventuale abbattimento e sistematicamente per ogni capo di selvaggina stanziale abbattuto, la data, la specie selvatica, il luogo e preferibilmente il sesso dell'animale. Per la selvaggina migratoria, il numero complessivo di capi abbattuti deve essere annotato sia alla fine della mattinata, che alla fine della giornata di caccia. E' bene ricordare che per esercitare la caccia ogni cacciatore deve essere in possesso del tesserino venatorio regionale rilasciato dall'amministrazione provinciale di residenza, previa esibizione della ricevuta di pagamento della tassa di concessione regionale. Altri documenti indispensabili sono ovviamente la licenza di caccia e il porto di fucile per uso caccia rilasciato dalla questura e una polizza assicurativa, rilasciata solitamente dalle associazioni venatorie, inoltre è necessario che ciascun cacciatori sia munito di un secondo tesserino di abbattimento, rilasciato dall'A.T.C. (Ambito Territoriale di Caccia) a cui sia iscritto o ammesso. Le ultime disposizioni vietano l'attività venatoria nei periodi in cui il terreno sia coperto dal manto nevoso, salvo la caccia a palmipedi e trampolieri, impongono di non abbandonare i bossoli delle cartucce ed infine obbligano all'uso di giubbini fluorescenti per le battute al cinghiale. Documenti in tasca, fucile in spalla, gli appassionati aspettano con trepidazione l'alba di domenica ormai prossima.
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