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Tassa di depurazione l' UNC precisa

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Preg.mo Direttore, leggendo l’articolo su questo sito pubblicato in data 01 dicembre u.s., in merito alla vicenda “tassa di depurazione a Fresagrandinara (…)”, l' Unione Nazionale Consumatori, delegazione di Vasto-Casalbordino, ritene doverose alcune precisazioni in punto alle affermazioni ivi riportate. La Corte Costituzionale, premetto, con la sentenza n. 335/2008 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n. 36 e dell’art. 155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nella parte in cui si prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti "anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi". Orbene, ai fini della vicenda che interessa (anche) questa comunità, è certo che la sentenza della Consulta, ha efficacia ex tunc ed erga omnes, ovvero produce effetti retroattivi nei confronti di chiunque, sin dal giorno in cui la norma (illegittima) entrò in vigore. Da ciò discende che la norma affetta da incostituzionalità, si intende come mai esistita ed ogni effetto da questa prodotto, va rimosso. In che modo? Per mezzo di un’immediata istanza di rimborso da inoltrare all’azienda che in tutti questi anni ha riscosso somme non dovute. Di fronte al diniego o al silenzio, occorre adire l’Autorità Giudiziaria competente. L’Unione Nazionale Consumatori, delegazione di Vasto – Casalbordino, per mezzo dei propri consulenti, presta ogni attività necessaria a fugare dubbi e perplessità. Info: uncvasto@tiscali.it; cell. 3473511656. La ringraziamo e le porgo i cordiali saluti.
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