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Il ''corteo di Dioniso'' tra le cantine d'Abruzzo.

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Un ''corteo di Dioniso'', ma senza satiri, ninfe e centauri al seguito, è partito nei giorni scorsi sulle ''strade del vino'' abruzzesi. Stiamo parlando dell'iniziativa ''Benvenuta Vendemmia'', organizzata dall'Unione Cuochi della Regione Molise con la collaborazione di due giovani sommelier, Gerry di Agnone, e Di Carlo Vittorio di Schiavi di Abruzzo. La leggenda narra che il dio Dioniso, Bacco per i romani, un giorno colse da un tralcio un magnifico grappolo d'uva, lo spremette in una coppa d'oro e ne fece uscire, per la prima volta, un liquore dai riflessi purpurei: era nato il vino. A distanza di millenni, la tecnica base è rimasta sostanzialmente la stessa, anche se affinata e migliorata grazie all'impiego delle moderne tecnologie. Ecco allora il senso di una giornata dedicata alla scoperta del ''nettare degli dei'', dalle vigne alla spremitura dell'uva, fino alle silenziose cantine dove il vino matura, invecchia e si impreziosisce all'interno di botti e barriques. L'escursione enogastronomia è iniziata a San Martino sulla Marrucina, presso l'azienda vitivinicola Masciarelli. L'interessante visita nelle cantine, guidata dallo stesso titolare Gianni, tra macchinari moderni per la vinificazione misti a quelli più tradizionali, si è conclusa, per la delizia dei partecipanti, con la degustazione di alcuni prodotti. Oltre al ''Marina Cvetic'', un omaggio alla signora Masciarelli, non poteva mancare il montepulciano d'Abruzzo doc ''Villa Gemma'', un vino importante, dal colore rosso cupo, tendente al bluastro e dal bouquet intenso e complesso. Al palato questo vino si presenta molto ampio e fruttato, con note spezziate, di frutti di bosco maturi. L'escursione tra i sapori d'Abruzzo è continuata presso l'azienda vitivinicola Pasetti di Francavilla al Mare, dove in un ambiente tradizionale, accogliente e familiare è stato possibile degustare, sotto la sapiente regia della signora Pasetti, il celebre bianco ''Pecorino'', da un antico vitigno autoctono, e il magnifico ''Harimann'', un montepulciano d'Abruzzo doc del 2000 imbottigliato all'origine. Un vino di grande struttura, di colore rosso rubino dai riflessi granata, con profumi di amarena e ciliegia, che al gusto si presenta rotondo, pieno e persistente, con chiari sentori di cioccolato e liquirizia. Un viaggio per palati raffinati, ma anche per neofiti, nel gusto, negli odori, nei sapori tipici delle terre abruzzesi, un'esperienza da ripetere, assicurano gli organizzatori.
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