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DA OSPEDALE A PRESIDIO TERRITORIALE DI ASSISTENZA: MENO LOCALI FUNZIONANTI, MA RISCALDAMENTI SEMPRE 'A PALLA'

Risvolti del riordino sanitario a Gissi

redazione
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Da qualche mese, ormai, con la dicitura ‘presidio territoriale di assistenza’, si è trasformato in qualcosa di più simile ad un ambulatorio allargato quello che una volta era l’ospedale di Gissi. I riscaldamenti, però, nella struttura, continuano ad essere funzionanti ‘a manetta’, anche se il sito è operativo in pochi locali. Uno spreco enorme, in pratica, alla faccia della ‘predica’ di amministratori regionali e vertici della nuova Asl unica provinciale che ha accompagnato l’involuzione del nosocomio gissano. A Gissi sono rimasti attivi, dopo la ‘riforma’, il pronto soccorso giornaliero, il Laboratorio Analisi, la Radiologia ed il servizio di Diabetologia. Poi piani interamente vuoti con l’ultimo occupato da alcuni pazienti trasferiti da Villa Pini. L’impianto termico, a dispetto dei ‘tagli’, continua però a funzionare a pieno regime. Le critiche, inevitabilmente, non mancano. E sono principalmente rivolte nei confronti di una gestione della sanità sul territorio che ha provocato e sta continuando a provocare ripercussioni non di poco conto, anche all’ospedale ‘San Pio da Pietrelcina’ di Vasto. Con il lavoro che si sposta, dall’interno verso la costa, si accentua pure quel fenomeno di spopolamento delle aree interne per il quale, a chiacchiere, si cerca di opporre resistenza, ma di fatto anche scelte di questo tipo, riguardanti la sanità ma pure la scuola ad esempio, favoriscono una continua ed inarrestabile ‘migrazione’.
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