I saluti del sindaco Marchese, dell’assessore Di Stefano e del comandante Paci hanno aperto la pima parte del corso di educazione stradale tenutosi nella mattinata di oggi presso l’Istituto Commerciale “R. Mattioli”. Un’iniziativa importante ed innovativa per la città di San Salvo, primo comune in Italia a portare nelle scuole una serie di lezioni, pratiche e teoriche, incentrate sul tema della sicurezza stradale. Il corso sperimenta, inoltre, un metodo alternativo di educazione, denominato “role-playing” o “gioco di ruolo”, che, prevedendo una forte interazione tra il “moderatore” ed i ragazzi, determina un alto grado di attenzione e coinvolgimento. La lezione di questa mattina, che ha previsto diversi interventi, si è aperta con un rappresentante dell’ ADICONSUM che ha condotto il dibattitto raccogliendo le varie opinioni dei ragazzi, procedimento che ha permesso di analizzare le tematiche centrali confrontando i diversi punti di vista. Questo metodologia di discussione ha fatto emergere i diversi atteggiamenti che i giovani hanno alla guida e la loro percezione di sicurezza, inoltre ha stimolato una riflessione sull’influenza del gruppo sulle scelte del singolo individuo, che spesso assume diversi comportamenti in differenti contesti: la risposta di un ragazzo a cui è stato chiesto se ha l’abitudine di usare la cintura di sicurezza è stata “Dipende, se vado in macchina con mia madre la metto, con i miei amici solo se la velocità è elevata”. La trattazione è proseguita con l’intervento di diversi agenti della Polizia Locale che hanno affrontato il tema della sicurezza analizzando diversi apetti: sono state esposte le principali regole di comportamento per una guida sicura del ciclomotore; è stata spiegata la stretta connessione tra l’azione dell’alcol e le diverse caratteristiche fisiche (la corporatura , il sesso, l’età) e quindi le conseguenze dell’abuso di alcolici sulla guida; infine sono state illustrate le regole generali che un guidatore deve rispettare e le sanzioni per chi le viola.. L’incontro si è concluso con una prova pratica: i ragazzi tramite il simulatore di guida hanno sperimentato le differenza dei riflessi tra una persona sobria ed una in stato di ebrezza. Un corso pensato e realizzato “a misura” di ragazzo: la non unilateralità dell’insegnamento ha permesso ai giovani di essere protagonisti e liberi di esprimere le loro opinioni.