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Il comitato Dinamismi sconfigge i "signori del vento”

La soddisfazione degli ambientalisti per la bocciatura dell'impianto eolico a Castelguidone

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CASTELGUIDONE - «Dopo una lunga campagna condotta dal comitato Dinamismi, supportato dal Wwf, da Altura e dalla Lipu, arriva questo successo che blocca definitivamente un progetto fortemente contestato da una parte consistente della comunità locale e dalle associazioni». E’ raggiante Paola Meo, portavoce del comitato Dinamismi, nell’annunciare che il comitato Valutazione impatto ambientale della Regione Abruzzo ha detto «no» al progetto della mega centrale eolica di Castelguidone. Una battaglia vinta, con la passione e il coraggio tipici di chi lotta per difendere la propria terra, la propria storia e l’identità stessa di un paese, dalla barbara logica del denaro messa in campo dai «signori del vento». Come anticipato ieri in esclusiva dalla nostra testata, il comitato Valutazione impatto ambientale della Regione Abruzzo ha bocciato il discusso impianto eolico industriale che, secondo la proposta della società Ipotenusa di Nicola Bucci da Agnone (Is), avrebbe dovuto essere localizzato in una splendida area a poche centinaia di metri dalle case del paese di Castelguidone. Un’area sacra, sulla quale sorge un’antichissima chiesa recentemente ristrutturata, un sito sul quale, tra l’altro, la Caritas diocesana di Trivento ha già insediato alcune strutture da adibire a turismo religioso e congressuale. «Il progetto consisteva in ben dieci torri da 2 MW di potenza ciascuna - spiega Paola Meo - e dell’altezza di un grattacielo, circa 140 metri. Oltre 900 cittadini, tra cui molti giovani del posto, avevano sottoscritto l’appello del Comitato per scongiurare la realizzazione dell’impianto in un’area bellissima dal punto di vista paesaggistico, ma molto fragile sotto l’aspetto ambientale in quanto riconosciuta a forte rischio idrogeologico. Inoltre nel recente passato una vasta superficie era stata percorsa dal fuoco. Lipu e Wwf avevano da tempo segnalato alla Regione, con le proprie osservazioni al progetto, la presenza di specie faunistiche estremamente rare e tutelate a livello internazionale, quali il nibbio reale e il nibbio bruno, due rapaci che muoiono in gran numero impattando contro le pale eoliche». Il comitato Dinamismi martedì era presente a L’Aquila, assieme ai rappresentanti di Wwf, Altura e Lipu, con una folta delegazione per essere audito dal comitato Via. Gli ambientalisti hanno dato vita ad un sit-in davanti al palazzo della Regione. Striscioni e volantinaggio per gridare il proprio «no» contro l’eolico selvaggio. «I cittadini hanno aspettato il verdetto del Via che alla fine ha accolto le motivazioni presentate da chi voleva salvaguardare il Monte San Vito e un paesaggio di straordinario valore. - commenta ancora Paola Meo - Il comitato Dinamismi, il Wwf, Altura e la Lipu esprimono quindi la propria soddisfazione per questo successo ricordando che essere favorevoli al necessario sviluppo delle fonti rinnovabili non può essere scambiato per un acritico assenso all’eolico industriale selvaggio». L’amministrazione Cicchillitti, così, incassa questo boccone amaro, insieme all’amministratore unico della società Ipotenusa Srl, Nicola Bucci. La società in questione ha anche anticipato delle somme, non si capisce bene a che titolo, al Municipio, soldi che a questo punto, a progetto bocciato, Ipotenusa potrebbe anche chiedere indietro. Sulle motivazioni della sonora bocciatura non c’è ancora nulla di certo, di scritto, ma la tesi più attendibile è quella che si siano riscontrate delle incongruenze in merito alle certificazioni, prodotte da Forestale e Comune, delle aree percorse dal fuoco. L’area in questione, infatti, o almeno parte di essa, negli anni scorsi è stata interessata da incendi boschivi. Tra l’altro il Pai identifica alcuni di quei terreni come a forte rischio di dissesto idrogeologico. Tutte evidenze che, unite alle quasi mille firme raccolte da Dinamismi, hanno convinto i componenti del comitato Via della Regione. A questo punto cosa accadrà? Probabilmente Ipotenusa e il Comune faranno ricorso al Tar contro questa decisione, ma intanto i tempi si dilatano e i giovani di Dinamismi, insieme ai cittadini di Castelguidone, si godono la meritata vittoria.
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