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60° anno della Costituzione Italiana

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Questa mattina presso la Sala Consiliare del Municipio si è tenuto il Consiglio straordinario per la celebrazione da parte dei cittadini e delle istituzioni del 60° anno della Costituzione Italiana e del 62° anniversario della Fondazione della Repubblica. Dopo il discorso di apertura del Presidente del Consiglio Alfonso Di Toro, del Sindaco Gabriele Marchese, e del Sindaco Baby, è intervenuto il Prefetto di Chieti S.E. dott. Vincenzo Greco, che ha sottolineato la disponibilità e la vicinanza della Prefettura agli amministratori locali. ''Lo stato c'è'' - ha affermato il Prefetto di Chieti - ''Saremo disponibili e interessati ad ogni azione sinergica mirata alla tutela della sicurezza dei cittadini in ogni forma''. Dopo aver illustrato lo straordinario processo di crescita che ha interessato la città di San Salvo sotto i vari aspetti che determinano la qualità della vita dei cittadini, il indaco Gabriele Marchese ha commentato: ''L'Amministrazione comunale, con questa manifestazione, vuole rinsaldare quei valori fondanti della costituzione italiana (libertà, uguaglianza, rispetto e promozione della dignità della persona, del cittadino e del lavoratore) sui quali si regge la nostra Repubblica e che sono alla base di ogni processo di sviluppo, soprattutto in un momento in cui i concetti stessi di costituzione, di Repubblica e di unità d'Italia sono fortemente minacciati''. Il 2 giugno del 1946 tutto il popolo italiano sceglieva la Repubblica, tutto il popolo senza distinzioni di censo o di sesso in quanto, per la prima volta nella nostra storia, il diritto di voto fu esteso anche alle donne. Sulla scelta pesavano le ferite recenti della guerra, dell'occupazione nazista e della divisione del territorio nazionale. L'attuale crisi dei valori della solidarietà sociale ed in generale della credibilità delle istituzioni politiche rende più che mai necessario soffermarsi a ricordare quel momento cruciale della nostra storia in cui il gusto della competizione democratica e la convinzione della capacità della politica di poter risolvere i problemi del Paese, fecero la forza principale di ricostruzione della Nazione. Quando si smette di compiere lo sforzo di ricordare e di sapere, quando subentra il disinteresse e la sfiducia nella politica, si cade in un'emergenza democratica. E ad un'emergenza democratica fanno pensare le attuali spinte verso la revisione della Costituzione e della struttura della Repubblica che tuttavia scaturiscono, dal fatto che in questi ultimi 60 anni sono avvenuti cambiamenti epocali inimmaginabili al momento della nascita della Repubblica. La portata di tali rivoluzioni ci dicono che l'esigenza di integrare e ampliare la Costituzione non può essere sottovalutata o semplicemente ignorata anche perché ad essere profondamente mutati sono anche alcuni concetti fondamentali della nostra società come quelli di nazione e individuo. Ma solo rinnovando la consapevolezza dei valori fondanti della nostra costituzione e la memoria degli eventi che portarono alla fondazione della Repubblica si potrà evitare di commettere errori e orrori simili a quelli del passato e si potranno anche apportare le giuste migliorie alla carta costituzionale. San Salvo, 31 Mag. '08
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