Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Circo Massimo : è nato il PD... era ora !

Condividi su:
Sui Numeri : Per la mia fede sportiva e per il fatto di aver partecipato alla manifestazione della CGIL sull'art.18 posso dire con certezza che il 24 ottobre con Veltroni c'era più gente che alla festa dello scudetto della Roma e qualcosa in meno rispetto all'iniziativa di Cofferati e di tutto il centro-sinistra . D'altra parte quando le manifestazioni a Roma si prevedono intorno al il milione di partecipanti, come quella del !° maggio, si tengono a Piazza San Giovanni . Ma perchè Berlusconi ed i suoi si sono affannati a dare cifre palesemente riduttive ? Il PD, alle ultime elezioni, dopo la crisi del Governo Prodi generata dalle lacerazioni e divisioni interne, ha rappresentato la novità più importante e coraggiosa dello scenario politico, raccogliendo generale apprezzamento e il voto di un italiano su tre. La sconfitta, assolutamente inevitabile, le diatribe, i personalismi e le lotte tra correnti, l'indubbia capacità comunicativa del capo del Governo, sembravano assicurare al centro destra la possibilità di affrontare alcuni passaggi stretti quali il federalismo, la contro-riforma della scuola e la crisi economica senza pagare alcun dazio politico. Se un partito ha molti dirigenti ma non ha un leader e, soprattutto, non ha un popolo è come una barca piena di ufficiali senza rotta e senza equipaggio e......quindi votata alla deriva. Il PD al Circo Massimo, senza mediazione alcuna, ha scelto il leader e ha dimostrato di essere un popolo consapevole di dover compiere un lungo e difficile cammino..... e, a mio avviso, Berlusconi fa bene a preoccuparsi. Sui Contenuti: fallito il nobile ( e impossibile) tentativo di intavolare, nella distinzione dei ruoli, un dialogo sulle riforme o sulla crisi economica, il PD si è posizionato impegnandosi sui problemi reali del Paese non facendo mancare proposte concrete per rilanciare i consumi e il reddito di pensionati e dipendenti e aiutare la piccola e media impresa, stretta tra crisi finanziaria e competitività. C'è opposizione e opposizione e secondo me sarebbe opportuno marcare maggiori differenze rispetto a chi intende fare opposizione sulle persone o, peggio, facendo la cassa di risonanza di qualche Procura, senza il giusto equilibrio e la considerazione che la responsabilità penale è personale e che le sentenze, in nome del Popolo Italiano, le emette solo la Magistratura Giudicante. Sulla selezione della classe dirigente: E' questo il problema più rilevante per la costruzione del partito. Competenza,onestà, radicamento popolare sono le doti che i cittadini cercano e servono per dare credibilità alla politica, dopo tanta disillusione. Certo in Abruzzo, per esempio, i problemi non mancano, e, al netto delle vicende recenti giudiziarie, comunque era prevedibile che i nodi sarebbero arrivati al pettine. Tre classi dirigenti ( DS , Margherita e parte dei Socialisti ) dovevano ridursi ''ad unum'', con le seconde linee a spingere e il nuovo che giustamente cerca spazio. Dirigere e amministrare un processo del genere per il PD non era e non è facile ed è il problema che riguarderà il partito anche nel prossimo futuro. Bisogna anche rimarcare che sono ricaduti sul PD, nato da meno di un anno, vizi e personalismi delle strutture politiche di provenienza . Alla Regione, ad esempio, si era recentemente nominato un capo-gruppo del P.D ma il gruppo del partito democratico non c'è mai stato. Ma l'aver intrapreso questo cammino di rinnovamento, con le sue luci e ombre, era ed è assolutamente necessario e costituirà un indubbio vantaggio rispetto a chi, a destra e sinistra, è rimasto completamente fermo e punta tutto sul dirigismo dei vertici romani o sul populismo senza progetto. Sul PD su Veltroni e Obama: All'ultimo congresso dei DS, ma anche nelle assemblee della Margherita, si è lungamente discusso intorno al problema della collocazione internazionale del partito, con una prospettiva, però, troppo Eurocentrica e senza considerare che la globalizzazione deve essere governata a livello internazionale. Gli assiomi politico-economici della destra liberista da BUSH fino ad arrivare al nostrano Tremonti hanno rimbalzato nel modo trovando pochi e decisi oppositori. Guerra preventiva, finanza creativa, meno Stato e più mercato, svalutazione della questione ambientale, immigrazione come solo problema di sicurezza , ovvero le parole d'ordine alle quali anche la destra italiana aveva aderito convinta, stanno per essere spazzate via da Barak Obama e dal partito dell'asinello , proprio negli USA dove si erano affermate. Il fatto che Veltroni, prima di altri, si sia ispirato a questa nuova prospettiva ci deve convincere della lungimiranza del progetto e, pur nell'attuali avversità, farci stringere intorno al nostro leader. Il Popolo del PD, prima di molti suoi dirigenti, lo ha già capito e lo si è visto proprio al Circo Massimo. Fabio Giangiacomo P.D. di Vasto
Condividi su:

Seguici su Facebook