In occasione della 31^ Giornata per la Vita, in programma per domani
(primo febbraio), gli esponenti pro-life del Vastese propongono la sottoscrizione di un appello contro l'introduzione e
l'utilizzo della pillola abortiva Ru486.
''La Ru486 non è una medicina. - spiegano i promotori - Non cura
alcuna malattia. Non aiuta la vita, ma la stronca sul nascere. La
Ru486 non è amica delle donne. Non realizza in alcun modo un aborto
indolore, ammesso che sia possibile realizzarlo. E' al contrario un
sistema abortivo altamente controverso anche dal punto di vista della
sua sicurezza ed efficienza clinica. Inoltre la pillola abortiva tende
a deresponsabilizzare il sistema medico, e a ridurlo a dispensario di
veleni, e lascia sole le donne, inducendole a una sofferenza fisica e
psichica prolungata e domestica, molto simile alle vecchie procedure
dell'aborto clandestino. Per queste ragioni etiche - chiudono
gli esponenti pro-life - siamo contrari alla pillola Ru486 e alla sua
introduzione in Italia, anche perché la sua utilizzazione è
incompatibile con le norme della legge 194/1978. E pensiamo che
occorra fare di tutto, ciascuno nelle forme pertinenti il proprio
ruolo, per impedire la diffusione di questa pillola, ultimo ritrovato
della cultura della morte. Una firma contro l'aborto, una firma per la
Vita''.
Per aderire all'appello basta
inviare una e-mail con i propri dati all'indirizzo
appelloRu@ilfoglio.it
http://francescobottone.splinder.com/