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Chiusura della Trignina e viabilità alternativa a pezzi, sono giorni di grandi sofferenza

Tanti i disagi per i numerosi pendolari e studenti che quotidianamente si spostano dall'entroterra alla costa e viceversa

redazione
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E' emergenza vera per la viabilità nel Vastese, già di per sé complicata per le frane e gli smottamenti che da tempo vi si registrano in più punti e da qualche giorno dalla situazione ancora più grave per la chiusura della Trignina nel tratto Dogliola-San Salvo.

Ieri mattina, intorno alle 6,30, paura per una giovane di Lentella alla guida di una Fiat Panda, finita con una delle ruote anteriori in una voragine apertasi sulla sede stradale dell'arteria alternativa percorsa per evitare, dall'area Fresagrandinaria/Lentella verso la costa e viceversa, il tratto dellaSS 650 chiuso alla circolazione. Per lei, per fortuna, solo lievi conseguenze fisiche oltre ai danni alla vettura ed al comprensibile e giustificato spavento. Sul posto si sono portati i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Vasto ed i Carabinieri della Stazione di Fresagrandinaria.

Per l'intervento di urgenza sul posto, utile a ricolmare la buca venutasi a creare, hanno invece operato personale e mezzi sollecitati dal Comune di Lentella e solo poco dopo le 10 sono arrivati in zona i supporti della Provincia di Chieti, competente per il tratto in questione. E si è pure apertouno spaccato polemico decisamente 'stucchevole' nella rivendicazione di autorità, competenze e responsabilità tra i vari enti e uffici coinvolti. In situazioni di assoluta emergenza come questa dovrebbero prevalere il buon senso e l'agire comune per il risolvimento dei problemi e invece si dà spazio ad una burocrazia a dir poco irritante sotto certi aspetti. In zona, tra gli altri, sono giunti anche amministratori locali ed i sindaci di Lentella e Fresa, Carlo Moro e Giovanni Di Stefano.

Notevoli sono stati i disagi per il blocco del traffico, durato circa 4 ore nella mattinata, con numerosi mezzi (anche pesanti) rimasti incolonnati, e problemi a iosa che si sono determinati soprattutto per lavoratori pendolari e studenti. La strada in questione, divenuta trafficatissima in questi ultimi giorni, si trova in condizioni disastrose e di forte e profondo dissesto, a causa dimanutenzioni del tutto inesistenti, non da tempi recenti, e a nulla sono valsi i ripetuti appelli lanciati per una sua sistemazione.

'Tappata' la falla, la circolazione è tornata pressoché regolare, ma viene comunque impedito il passaggio dei mezzi pesanti che devono allungare il loro tragitto dirigendosi lungo la Fondovalle Treste in area San Buono/Palmoli. Strada alternativa che viene a questo punto costantemente monitorata nel timore di nuovi cedimenti.

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