CELENZA SUL TRIGNO - Nelle scorse settimane la Prefettura di Chieti, dopo l'allarme siccità lanciato dal gestore del servizio idrico integrato, ha investito della questione i comuni della provincia ed in particolare la Protezione Civile, in maniera tale da ''approntare per tempo idonee linee di azione comuni, al precipuo scopo di mitigare la portata di quegli inconvenienti che potrebbero verificarsi in conseguenza di difficoltà nell'erogazione idrica nell'immediato futuro''. L'ufficio territoriale per il Governo ha raccomandato che ''siano progettati celermente i piani e le misure ritenuti più idonee per assicurare il monitoraggio ed il preannuncio delle situazioni di crisi''. Ciascun comune ha dovuto fornire informazioni in merito alle eventuali dotazioni possedute relativamente alla possibilità di stoccare e trasportare acqua, quindi serbatoi, autobotti e affini. Sulla scia delle iniziative volte a fronteggiare eventuali situazioni di emergenza o di crisi, il nucleo della Protezione Civile di Celenza sul Trigno, coordinato da Carlo Di Nocco, ha messo a disposizione dell'amministrazione comunale i propri mezzi e le proprie risorse umane. In una nota l'associazione di Protezione Civile Valtrigno ha comunicato di poter contare sulla collaborazione operativa di trenta volontari iscritti, di un fuoristrada pk dotato di una botte da cinquemila litri, con relativa pompa di sollevamento, da utilizzare ''prioritariamente per il trasporto di acqua non potabile''. Per far fronte ad eventuali situazioni di emergenza, inoltre, la Valtrigno di Celenza sul Trigno sta predisponendo sul territorio comunale delle riserve di acqua, mediante la collocazione, in punti strategici, di contenitori da diecimila litri di capienza. ''In via prioritaria, salvo prescrizioni particolari o in situazioni di emergenza, - spiega Carlo Di Nocco - tali scorte saranno finalizzate a fronteggiare eventuali incendi boschivi che ad oggi già risultano numerosi sul territorio''.