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Usi civici a Celenza sul Trigno, monta la polemica. Sotto tiro la precedente amministrazione

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CELENZA SUL TRIGNO - Il professor Giovanni Serafini di Celenza sul Trigno, interviene polemicamente sulla delicata questione degli usi civici, attaccando la precedente amministrazione guidata dall'ex sindaco Rodrigo Cieri, ma anche i politici del Vastese che fanno poco o nulla per le zone interne. ''I nodi sono venuti al pettine. Dopo l'affissione, da parte del comune, del bando della regione Abruzzo, i tempi tecnici delle varie procedure amministrative per pagare gli usi civici sono scanditi in modo tassativo. - spiega Serafini - L'amministrazione comunale uscente è rimasta salda e immobile, anche perché consigliata dal tecnico della regione, geometra Mario Di Marco. Il Sindaco e i consiglieri come hanno fatto a dormire sonni tranquilli?'' ''E' a dir poco scandaloso e vergognoso che il popolo di Celenza non sia stato informato a dovere intorno ad un problema cosi delicato. - scaglia le sue accuse Giovanni Serafini - E' grave l'aver tenuto sotto banco la questione e aver continuato a marciare di nascosto, nel torbido, alle spalle dei cittadini. Un'amministrazione di centrosinistra che avrebbe dovuto essere più vicina alle esigenze del popolo, non poteva e non doveva continuare a tradire e vessare il popolo. Questo modo di far politica non è del centrosinistra, non è della democrazia autentica. Perché il sindaco o il segretario comunale o il consiglio non hanno chiesto dilucidazioni al geom. Di Marco circa la possibilità legale della cancellazione del livello dall'intestazione catastale da parte degli interessati? Perché angariare i proprietari di terreni acquistati con lacrime di sudore sparse in Belgio, Francia, Svizzera, Germania, o ereditati dagli antenati dopo aver pagato per successione e voltura ed aver sborsato somme esose ai notai per parcelle salate? Gli acquirenti o gli ereditari dei terreni, sono proprietari di aria e di vento o di qualche cosa di reale di concreto, di beni immobili? Che cosa bisogna intendere per diritto di 'proprietà privata'? E se si è veramente proprietari, perché bisogna ri-comprare ciò di cui si è proprietari?''. Una serie di domande incalzanti quelle formulate dal professor Giovanni Serafini che critica aspramente la logica ''che chiede ai legittimi proprietari di terreni ereditati o comperati di pagare per gli usi civici''. Secondo il Serafini sarebbe stato opportuno indire una pubblica assemblea da parte dell'amministrazione comunale per fare il punto della situazione. ''E magari della cosa investire il consiglio della Comunità Montana, - continua il professore - al fine di chiedere una moratoria alla giunta regionale o adeguare le leggi alla disastrata condizione delle popolazioni delle zone interne, poiché gli indicatori di marginalità della comunità montana Alto Vastese, come chiaramente illustrata dal CRESA, rivelano che quella nostra è la zona più povera e arretrata d'Abruzzo. Il presidente Luciano Piluso è molto sensibile a questo problema. I politici non si ricordino di queste popolazioni allo sbando solo in tempo di elezioni, per preparare le liste o chiedere voti. Si scomodino e vengano anche quando è necessario''.
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