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Servizio 118 a Castiglione, è polemica politica

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CASTIGLIONE MESSER MARINO - Un'altra questione che anima il dibattito politico del popoloso centro montano, dopo il delicato caso di un'azienda tessile locale che sta per chiudere con le intuibili conseguenze di tipo occupazionale, è quella relativa all'attivazione del servizio di primo soccorso 118. Nei giorni scorsi un consiglio comunale riunito in seduta straordinaria ha affrontato il tema e non sono mancati scambi reciproci di accuse, anche con toni accesi, tra i gruppi di maggioranza e opposizione. Pare che l'amministrazione comunale, dopo un primo momento in cui aveva stanziato dei fondi per cofinanziare, insieme alla Asl, l'attivazione del servizio di pronto soccorso, abbia ora ritirato la somma prevista. ''In effetti abbiamo congelato quei fondi, - spiega il sindaco Massimo Mastrangelo (AN) - ma solo per una questione di autotutela dell'ente, poiché purtroppo è giunta una lettera anonima con la quale si minacciano azioni legali contro il comune, per un presunto danno patrimoniale. Va tuttavia spiegato che questa somma stanziata e ora congelata non ha alcuna attinenza con l'attivazione del servizio del 118, che può essere attivato in ogni momento a prescindere da quel finanziamento. Il discorso è più ampio, - continua il primo cittadino - perché si parlava di creare un vero e proprio reparto di medicina di pronto soccorso, con dei costi di gestione che evidentemente la Asl, in questo momento, non può accollarsi''. Insomma in servizio di pronto intervento con ambulanza è fattibile, mentre più complicato sarebbe il potenziamento delle attuali strutture del distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino. ''L'amministrazione non ha colpe, - chiude il sindaco Mastrangelo - perché abbiamo messo anche a disposizione dei locali. La verità è che l'intero progetto di realizzare un reparto di pronto soccorso presso il nostro distretto di base è stato rinviato dall'azienda sanitaria. Per far funzionare un reparto del genere occorrono strumenti e macchinari costosi, e assumere almeno quattro medici e otto infermieri. Le strutture per ospitare questo progetto ci sono, il problema è rappresentato dalla mancata copertura finanziaria. Le polemiche dell'opposizione sono del tutto strumentali''. Non si fa attendere la replica del gruppo di minoranza de L'Unione. ''Il sindaco ha motivato il ritiro dei finanziamenti concessi alla ASL con una lettera anonima giunta in comune che minacciava azioni legali nei confronti dell'amministrazione. - spiega Enzo Fangio, consigliere di minoranza - Il sindaco Mastrangelo ha voluto nascondersi dietro una foglia di fico per non far venire alla luce le motivazioni politiche che sono alla base del provvedimento. Come opposizione abbiamo chiesto il ritiro della delibera incriminata in modo da poter scongiurare un'ulteriore slittamento del potenziamento del distretto sanitario di base. A favore della proposta hanno votato solo i consiglieri di minoranza, mentre due consiglieri di maggioranza si sono astenuti asserendo di non essere stati informati del precedente provvedimento adottato dal Sindaco''.
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