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Esordio con ''rissa'' per il PD abruzzese

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VASTO - ''Il mio professore di matematica avrebbe detto 'come volevasi dimostrare', ma non occorreva tanta scienza per comprendere quello che sarebbe successo nel neonato PD, che sabato scorso ha messo in scena la sua prima uscita con una bella rissa vecchia maniera''. Sono le beffarde parole del consigliere regionale Giuseppe Tagliente (FI) a commento del primo congresso regionale del PD, quello che ha incoronato il vincitore delle primarie, Luciano D'Alfonso. La seduta ha fatto registrare l'eclatante e plateale abbandono dei lavori da parte di Tommaso Ginoble, lo sfidante sconfitto. La nascita del PD abruzzese è stata caratterizzata da due episodi molto simili ad una ''rissa politica'': prima Luciano D'Alfonso, il neo segretario regionale, e Tommaso Ginoble, l'assessore ai Trasporti, sono stati protagonisti di un'accesa discussione lungo i vicoli della cittadina abruzzese; successivamente, in pieno svolgimento del congresso, l'assessore si è alzato ed è uscito platealmente di scena definendosi ''sconcertato'' nel momento in cui ''si è deciso di procedere alla elezione del presidente del PD. Ne prendiamo atto dicendo che è un gesto che si potevano risparmiare''. ''Oggi si sprecano gli appelli all'unità - affonda Tagliente, come una lama nel burro, è proprio il caso di dirlo - ma la verità è che il PD era ed è un'operazione di vertice e non porterà alcun giovamento al dibattito nel centrosinistra e tanto meno alla faticosa ed incerta marcia della Giunta, con conseguenti danni per la collettività abruzzese. Visto che l'attività della stessa, tra una minaccia di dimissioni e l'altra, è già stata utilizzata come terreno di scontro politico tra le fazioni in lotta''.
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