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Caccia, il parere tecnico-legale: provvedimento illegittimo

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PROBABILMENTE si tratta di un provvedimento illegittimo, è questo il parere tecnico-legale fornito da alcuni avvocati esperti in materie venatorie. La legislazione vigente sulla caccia prevede infatti che eventuali variazioni come quella effettuata, cioè che aumentano il periodo di prelievo venatorio per una specie selvatica, possono essere adottate esclusivamente dopo aver sentito il parere vincolante dell'Osservatorio Faunistico Regionale, una struttura che di fatto, in Abruzzo non esiste ancora. In mancanza dell'OFR, il parere va chiesto all'Istituto Nazionale della Fauna Selvatica. In assenza di questi pareri, nessuna proroga può essere disposta dalla giunta o dal consiglio regionale. In merito alla questione della tempistica, gli avvocati non hanno dubbi: in attesa della pubblicazione sul Bura la proroga non ha alcun effetto, mentre resta valida la prescrizione del calendario venatorio, in base al quale l'ultimo giorno utile per la caccia al cinghiale è il 15 dicembre, sabato prossimo. Una bocciatura senza appello, dunque, per l'annunciata proroga partorita dalla Regione, che ha scontentato il mondo venatorio. Un provvedimento sbagliato nella tempistica e soprattutto nella sostanza, che mostra una scarsa propensione della maggioranza a pensare in termini di ''gestione conservativa'' di una specie cacciabile. L'unica preoccupazione che sembra aver mosso il consiglio regionale è quella di evitare i risarcimenti per i danni arrecati dagli ungulati al comparto agricolo e alle autovetture, che sempre più numerose restano coinvolte in incidenti causati dai selvatici. http://francescobottone.splinder.com/
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