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Contenimento del cinghiale, via libera dalla Provincia ad un contestato provvedimento

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GISSI- La Giunta provinciale di Chieti, nell'ultima seduta, ha approvato un provvedimento ''a tutela dell'ambiente e delle coltivazioni agricole del Vastese'', dando il via libera all'attuazione di un piano di contenimento numerico della specie cinghiale nella zona di ripopolamento e cattura di Gissi-Furci-San Buono. Un provvedimento destinato a sollevare polemiche e che troverà l'opposizione delle associazione venatorie di zona. ''E' una misura concreta e di straordinaria importanza che da una riposta immediata e concreta alle tantissime denunce delle istituzioni locali, cittadini ed agricoltori che lamentano la numerosa presenza di cinghiali i cui danni risultano essere notevoli ed in un crescendo considerevole. - spiega il capogruppo del Pd, Camillo D'Amico, nella sua duplice veste di amministratore provinciale e presidente della Copagri - Con questo primo atto, la provincia di Chieti, dopo avere preliminarmente monitorato l'alto numero di capi presenti, che raggiungono percentuali d'incompatibilità numerica anche fino al duecento per cento di quanto la scienza ritiene compatibile con l'ambiente, nei mesi di giugno-settembre darà corso a campagne di contenimento numerico dei cinghiali attraverso abbattimenti selettivi prodotti da cacciatori selecontrollori appositamente supportati da agenti della polizia provinciale, da guardie venatorie volontarie e da personale sanitario atto a verificare sesso, peso e condizioni di commestibilità dei capi abbattuti''. ''Non sarà una mattanza incontrollata, - si affretta a spiegare D'Amico - ma una mirata campagna atta a riportare il numero di capi presenti in una condizione di assoluta compatibilità con l'ecostistema locale; la carne che verrà certificata commestibile sarà destinata, attraverso delle associazioni onlus, alle mense caritatevoli della nostra provincia''. Un provvedimento non concertato che troverà, sin nell'immediato, la dura opposizione delle maggiori associazioni venatorie Vastesi, che già annunciano battaglia. ''Dopo un lungo periodo, dove tante sono state le istanze anche di natura formale avanzate alla provincia di Chieti, c'è una prima risposta concreta alla quale seguirà la rivisitazione del Piano Faunistico vigente, già in itinere, lo svolgimento di un corso per censori atti al monitoraggio futuro non solo dei cinghiali ma anche di altre specie selvatiche che creano danni e la predisposizione di un regolamento per la caccia al cinghiale già in discussione nell'apposita commissione consigliare di riferimento che andrà in vigore prima della prossima stagione venatoria. - continua il consigliere D'Amico - Dopo tante chiacchiere e promesse reiterate un fatto concreto il cui merito è principalmente ascrivibile all'assessore Antonio Tamburrino, ma anche alla fattiva collaborazione degli Atc e delle associazioni agricole e venatorie''. http://francescobottone.splinder.com/
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