La pubblicazione su questo portale, nei giorni scorsi, di articoli e foto relative ai cumuli di rifiuti ingombranti ammassati in prossimità dei cassonetti in molte zone dell'Alto Vastese aveva lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della tutela ambientale, ma anche quello di stimolare gli amministratori locali a prendere provvedimenti per risolvere l'incresciosa situazione che si registrava ormai da diverso tempo. Perché la stampa ha anche una funzione sociale e già in passato ha dimostrato che la visibilità data ai problemi può rappresentare un contributo concreto alla loro soluzione. Non può trattarsi infatti di una semplice e banale coincidenza se, dopo mesi dall'attivazione di una discarica abusiva lungo la strada provinciale tra Schiavi di Abruzzo e la fondovalle Trigno, nella giornata di ieri (7 settembre) sono intervenuti sul posto alcuni operai per rimuovere i rifiuti. Proprio dopo la pubblicazione, guarda caso, degli articoli e delle foto che immortalavano lo scempio e il degrado. Gli operai della nettezza urbana municipale, unitamente al personale di una ditta specializzata in rifiuti ingombranti, hanno provveduto ad una prima e parziale rimozione dei numerosi materiali presenti. Per il momento sono stati asportati esclusivamente i frigoriferi, con il loro carico di gas inquinante e tossico, ma gli addetti hanno assicurato che nei prossimi giorni anche gli altri materiali ferrosi saranno prelevati e trasferiti presso impianti attrezzati ed autorizzati allo smaltimento. Nell'arco di tempo di qualche giorno insomma l'area dovrebbe essere completamente ripulita e bonificata, poi si tratterà di impedire che si verifichino nuovamente situazioni analoghe, magari con un più attento controllo del territorio a fini preventivi e dissuasivi. Staremo a vedere e riporteremo con puntualità. Per il momento c'è da registrare che il problema della discarica abusiva sulla provinciale è finalmente in via di soluzione e pare che ci sia stato addirittura l'intervento diretto dell'assessore provinciale all'ecologia e alla tutela ambientale Nicola Petta, probabilmente informato a mezzo stampa.