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Chiude la caccia al cinghiale.

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CASTELGUIDONE - E' terminato domenica scorsa il periodo di tempo durante il quale è stato possibile praticare il prelievo venatorio della specie cinghiale. Così prescrive il calendario venatorio emanato dalla regione Abruzzo e quindi da domenica 8 gennaio le squadre di ''cinghialai'' che battono l'Alto Vastese hanno cessato la loro attività. Il territorio montano del Vastese presenta un habitat naturale con caratteristiche particolarmente adatte alla diffusione dei grandi ungulati che infatti riescono a riprodursi in gran numero a tal punto da risultare dannosi sia per le interferenze con le attività antropiche, quali l'agricoltura, sia per le altre specie animali. Fino ad oggi la caccia rappresenta l'unico fattore di limitazione numerica delle popolazioni di cinghiali, ma probabilmente essa non è sufficiente, anche perché il periodo durante il quale è possibile il prelievo venatorio dell'ungulato è ristretto a circa quattro mesi nell'arco dell'anno. Un tentativo di trovare altre soluzioni, razionali ed efficaci, a queste problematiche è stato intrapreso nei mesi scorsi su iniziativa dell'amministrazione comunale di Castelguidone che ha organizzato un convegno sul tema, cui presenziarono vari politici tra i quali l'assessore alla caccia della provincia di Chieti Antonio Tamburrino. Da quel convegno emerse come i cinghiali per l'Alto Vastese sicuramente rappresentassero e tuttora rappresentino un problema, ma anche una risorsa da saper gestire in maniera integrata. La scommessa era quella di trovare un giusto equilibrio tra presenza del cinghiale, un selvatico che non si può e non si deve sterminare, e la necessaria tutela delle attività agricole. Purtroppo dopo quel convegno non si sono avute notizie in merito agli sviluppi di questo interessamento alla problematica da parte dell'amministrazione provinciale. Intanto presso gli uffici del segretariato sociale del comune di Castelguidone, tutti i martedì mattina, è possibile compilare ed inoltrare la domanda per il risarcimento dei danni provocati dai cinghiali alle colture. Per concludere, una nota che interessa molto i cacciatori: nel confinante Molise la caccia al cinghiale è ancora aperta e purtroppo sono frequenti gli ''sconfinamenti'' territoriali da parte dei cacciatori molisani che, anche senza le necessarie autorizzazioni, dunque illecitamente, praticano le battute sul territorio compreso nell'ambito territoriale di caccia del Vastese.
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