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Fondi regionali per zone montane.

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Sul BURA n. 6 del 25 gennaio 2006 è stato pubblicato il bando per accedere ai finanziamenti per il sostegno economico di attività produttive, di servizio e di riantropizzazione del territorio montano. Si tratta di fondi stanziati dalla precedente Giunta regionale che vengono finalmente erogati, anche se con un certo ritardo. Il bando è indirizzato a sostenere lo sviluppo delle micro e piccole imprese operanti nei settori dell'artigianato, del commercio, della ristorazione e dei servizi turistici. E' prevista la concessione di finanziamenti per l'impianto di nuove attività oppure per il trasferimento, l'ampliamento o la riqualificazione di attività già esistenti. I settori di riferimento sono quelli dell'artigianato tipico, quindi lavorazione in vimini, legno e ferro battuto ad esempio, il commercio legato alla fruizione dell'offerta naturalistica e culturale al fine di potenziare o rilanciare l'offerta turistica delle zone montane disagiate. Il bando si estende anche a servizi di ristoro, strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere e ad altri servizi turistici anche nel campo della comunicazione e dell'informazione orientati alla gestione del patrimonio naturalistico e culturale. In favore dei beneficiari sono concessi, a scelta dell'impresa eventualmente ammessa al finanziamento, contributi in conto interesse, cioè un contributo sugli interessi passivi per il finanziamento agevolato che abbatte di 4 punti percentuali il tasso di interesse di riferimento, oppure in conto capitale, cioè come contributo diretto rapportato percentualmente all'entità dell'investimento. Le domande devono pervenire, mediante raccomandata postale con ricevuta di ritorno, entro il 26 marzo prossimo alla Giunta Regionale, precisamente indirizzandole alla Direzione che si occupa anche della programmazione dello sviluppo montano, in via Raffaello 137, a Pescara. Il sostegno pubblico all'imprenditoria, che rilanci le zone montane e potenzi il settore naturalistico e culturale, è sicuramente un'ottima strada da percorrere per cercare di contrastare il cronico spopolamento che interessa anche il comprensorio montano del Vastese.
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