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Le chiese sansalvesi si vestono a festa con “Lë seppiluchë”

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L’appuntamento più importante per la vita di un cristiano è sicuramente la Pasqua che entra nel vivo il giovedì santo, giornata  dedicata tradizionalmente alla visita dei “sepolcri”.

“ E’ questo un momento molto forte in cui si ricorda il momento in cui Gesù stava nell’orto degli ulivi e chiedeva ai suoi di pregare con Lui. Oggi come allora Gesù chiede a ciascuno di noi la stessa cosa ” (Don Raimondo Artese).

In questa occasione gli altari delle chiese di San Salvo vengono addobbate con “Lë seppiluchë”, che non sono altro che cereali fatti germogliare e ornati con fiori e nastri colorati. Gli altari che vengono addobbate per l’occasione sono quelle della Chiesa di San Giuseppe, Chiesa di San Nicola, la chiesa di San Salvo Marina “Risurrezione N. S.G.C.,  il Calvario, la Chiesa della Madonna delle Grazie e Chiesa di San Rocco.

Solitamente i fedeli, grandi e piccini, usano visitare i vari sepolcri allestiti in tutte le chiese, che rimangono aperte sino a tarda sera. Il giro ha inizio già nella prima serata dopo la messa “in Coena Domini”, in cui si ricorda l’ultima cena di Gesù con i suoi apostoli e l’istituzione dell’eucarestia. 

La preparazione dei germogli è un’antica tradizione che oggi, come allora, vede coinvolti soprattutto donne e bambini.

Nella parrocchia di San Giuseppe le catechiste, come ogni anno, dopo il Mercoledì delle Ceneri, hanno consegnato nelle mani dei bambini che si stanno preparando per ricevere la Prima Comunione, un sacchettino contenente dei semi di grano, avena, ceci, fagioli, lenticchie, cicerchia, lupini e simili da interrare in un vaso, riporre in un luogo buio (“eventualmente anche sotto il letto”) e innaffiare ogni due, tre giorni con qualche cucchiaio di acqua. È questo un modo per far vivere ai bambini anche visivamente il fatto che un seme che viene sepolto, muore e rinasce a vita nuova.

Don Beniamino Di Renzo, durante le celebrazioni della seconda domenica di Quaresima, ha invitato i fedeli della parrocchia di San Nicola, a seminare, chi voleva, i semi per addobbare l’altare dei sepolcri per il Giovedì Santo.

Due fedeli della parrocchia di San Salvo Marina si sono organizzati per la messa a dimora dei semi e cura dei vasi dei “seppiluchë”.

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