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La maestra Anna e la magia di due farfalline

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Una delle più brave maestre didatticamente preparate ed apprezzate della scuola elementare di via De Vitoè Anna Menna, per i sansalvesi attempati la nuora del Cav. Renato Artese, per  i più giovani politicanti, la moglie di Fernando Artese.

Anna si è inserita nella società sansalvese silenziosamente e in crescendo è diventata l'immagine di una donna riservata, attiva ed eccellente sia a livello professionale che sociale.

Il mio intento però è ricordare i suoi amati genitori: Arcangelina e Giuseppe nati e vissuti ad Ortona, impegnati in attività commerciali fino alla pensione, quando dimostrando il loro amore ma soprattutto il loro desiderio di vivere insieme alla figlia ed i nipoti, si trasferiscono a San Salvo.

Un esempio degno di rispetto dal momento che i legami parentali di solito si dileguano dino a scomparire, i due nonni sempre insieme e dediti completamente al bene della figlia, hanno coinvolto anche Cinzia, fligliola laureata in ingegneria che vive ad Alessandria ma li raggiunge durante le vacanze.

La felicità sembrava innescarsi con orgoglio e soddisfazione in un cordone famigliare e sentimenatalequasi raro; la compostezza, la gentilezza, la nobiltà d'animo erano segni evidenti del loro "Modus vivendi" e dell'impostazione etica, su cui poggiavano principi e valori sacrosanti che hanno pilotato la loro esistenza e per eredità quella della loro figlia.

Ho avuto più volte l'onore di conoscerli e scambiare delle parole, simpaticamente, con l'accento abruzzese e veracemente ortonese.

Si arrivava sempre a saggie e positive conclusioni, perchè il loro metro di misura era la modestia con apprezzamenti sinceri di tutto ciò che di bello e di buono deve essere attribuito alla volontà di Dio, la stessa volontà che dà la giustiicazione alla loro prematura scomparsa, raggiungendo però il Paradiso forse per avere maggiore potere di aiutare e proteggere la famiglia rimasta dimezzata materialmente ma arricchita spiritualmente..

Non morirà mai chi, come la stupenda coppia etica e sapiente, lascia indelebili valori non solo ai figli ma  anche ai nipoti, arricchiti di un affetto profondo simile ad un pozzo inesauribile dell'acqua che disseta e dà forza in ogni momento di scoraggiamento, perplessità e paure.

Incaccellabili rimarranno i ricordi degli infiniti momenti di vera spensieratezza, sicurezza, benessere ed affetto che soltanto pochi veri nonni sanno regalare e trasmettere, magari sotto forma di paghette e regalini che in ogni ricorrenza, puntualmente arrivano trasmettendo gioia e fortuna.

Attraverso quelle dolci, poche e sintetiche parole che, trasformate in farfalline bianche, vediamo volare all'improvviso nella stanza roteando, con un magico sibillio, intorno alla lampadina. Si tratta di un evidente inarrestabile felicità quella rinata di Arcangelina e Giuseppe, finalmente di nuovo insieme con la stessa armonia, sintonia e complicità senza le quali sarebbe impossibile vivere ma soprattutto trasmettere una gioia che non avrà mai fine.

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