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I racconti di Angiolina: Pietro Scafetta ed Elio Ghidoni avanguardismo settentrionale e lungimiranza meridionale

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Pietro  Scafetta ed Elio Ghidoni avanguardismo settentrionale e lungimiranza meridionale.

Il perito elettrotecnico Pietro  Scafetta ha studiato sui libri imparando però, l’esistenza sperimentale, dove  la pratica prevale sulla teoria e guarda l’orizzonte, che non si limita al piano terra dei progetti disegnati sui quaderni dei banchi dell’ITIS di Vasto, quando il professore, per Pietro personificava “colui” che dà le giuste direzioni, oltre alle necessarie nozioni; il rispetto nei suoi riguardi era sacrosanto ed ha continuato ad essere tale anche nei confronti del proprietario di GHIAL S.P.A. fonderie dell’azienda Elio Ghidoni di Brescia, luminosità mentale, etica e spirituale con l’immane calore, che si metabolizza in una generosità speciale nei confronti di coloro che la meritano e la desiderano come Pietro che  ne rappresenta un esempio perché convinto che ….”se puoi sognarlo può farlo”.Se Volete immaginare, amare e costruire in un luogo meraviglioso della terra, occorreranno sempre le persone, perché il sogno diventi realtà.

Pensare l’azienda nella società con obblighi morali ed etici verso i suoi portatori di interesse:dipendenti,clienti,fornitori, ambiente, stato.Promuovere il miglioramento continuo fra le persone come mentalità dominante.Sbagliare si può,perseverare nell’errore no.Gestire il proprio incarico proponendo obiettivi e gestendone il raggiungimento.Essere di esempio per gli altri.

Pensa alle soluzioni ma soprattutto mettile in atto.Se non agisci, non sbagli non impari.Incitamenti che Pietro assorbiva e da costante, tenace,assiduo discepolo,rimanendo l’alunno senza tempo con la stessa integrità morale nei confronti dell’uomo d’avanguardia, fonte sicura da cui attingere con quella sete che non ha mai fine perché, come Pietro,è consapevole che non si finisce mai di imparare da persone che sanno ed Elio Ghidoni continua ad essere il suo maestro di saggezza, mecenate di opere umane, ma soprattutto generoso ed umile nei confronti di Pietro, che lotta per ascendere, seguendo un duro percorso didattico,sperimentale e lavorativo, sempre più vicino al suo modello del pensare e dell’agire con finalità, che spaziano nel tempo e negli orizzonti di antichi valori etici, assoluti e prioritari sempre ed ovunque.

Pietro diventa un suo figlio adottivo,addottrinato dalla sua forma mentis forgiata giorno per giorno, come i metalli che prendono forma voluta nel massimo della perfezione e funzione.La sua disponibilità “sine tempore” e a largo raggio,un crescendo alimentava ogni giorno la stima del grande imprenditore che,mentre la sua nostalgia gli creava l’idea di tornare a Brescia, l’attenzione e la ponderata constatazione gli garantivano che Pietro potesse sostituirlo in pieno,come se  fosse il suo discendente familiare.Pertanto i traguardi raggiunti, dopo allenamenti fisici e manuali, conoscitivi e costruttivi davano a Pietro il coraggio di chiedere ed ottenere, senza difficoltà e pretese economiche, la piena gestione delle Fonderie leghe leggere come amministratore unico a Vasto.Il cielo delle imprese,oggi più che mai,spesso diventa nuvoloso, ma, tra le nubi, sempre emergono squarci di luce e di positività con arcobaleni di colorati successi non regalati ma conquistati dall’incessante lavoro,dal costante aggiornamento, dall’innato talento e dalla passione che cancella sulla lavagna le ore di straordinario lavoro no  retribuito,di riflessioni sudate, di tenacia controllata e di svaghi risparmiati.Così Pietro, forte e gentile senza l’arroganza e la presunzione di essere diventato capo,mantiene la democratica convinzione di dover essere amico dei suoi operai che, in tal modo, lo stimano, lo rispettano e quotidianamente vincono insieme a lui, le battaglie per il lavoro e per il benessere comune.

Ricordando poi, il capitolo di storia sulla questione meridionale,lo studente Scafetta può sentirsi orgoglioso,sfatando antichi pregiudizi, di essere stato apprezzato e scelto per le sue sudate attenzioni,meritate e valutate capacità di occupare il ruolo di eccellenza imprenditoriale,voluta da chi convinto ciecamente che solo l’educazione forma e distingue l’uomo da qualunque luogo provenga.

Ogni  sera al tramonto delle faticose giornate,puntualmente,Pietro volge lo sguardo al sole che si specchia nel vicino mare per incontrare,sottovoce Elio e condividere la simbiosi spirituale che per sempre sarà la base esistenziale segreta di un confronto voluto e meriato forse anche dal creatore della GHIAL Angelo Ghidoni che dal II cielo degli spiriti attivi di mercurio del paradiso tutto vede sa e decide e non si ferma mai spaziando nelle sfere soprannaturali;dove si trovano i veri valori e la vera felicità che spesso ma non sempre equivale alla fortuna non bendata degli occhi del suo primogenito Elio.Intanto le onde del mare di Punta Aderci, a poca distanza degli uffici della Fonderia raccontano anche ai  turisti settentrionali la fiaba di Pietro mentre i rossi tramonti della sera con il loro romanticismo confermano che i sogni sono desideri appagati se la dura realtà non si limita a rifugiarsi in fantastiche  chimere.

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