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Parole d’Arte... Il monumento della Pace

La scultura del Maestro Ettore Altieri

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Il monumento della Pace è l’opera commissionata, nel 2006, dal Comune di San Salvo al maestro Ettore Altieri.

Ettore Altieri è uno scultore sansalvese che, dopo essersi formato all’Accademia di Belle Arti di Roma, si è specializzato nella lavorazione della pietra e del bronzo in quattro diverse accademie europee: Bruxelles, Budapest, Varsavia e Bucarest.

Oggi, dopo una lunga carriera che lo ha visto impegnato in numerosi progetti e attività di rilevanza internazionale, vive e lavora nella sua fattoria di Lentella dove realizza molteplici progetti artistici, culturali e didattici. Da sempre sensibile alla bellezza della natura, la considera la sua principale fonte di ispirazione e con tutta la semplicità che lo contraddistingue non ha esitato a dichiarare che si sente «prima di tutto artigiano e solo poi artista». Attualmente, il maestro Ettore Altieri è anche presidente dell’associazione degli scalpellini d’Abruzzo.

L'intervista

Com’è nato il progetto?
In quegli anni si sentiva forte la necessità di simboleggiare e manifestare la pace e fu proprio da quella esigenza sociale che nacque il progetto del monumento della Pace a San Salvo.

Ci puoi raccontare l’opera, la sua composizione e il suo significato?
L’opera è composta da un obelisco che innalza e sorregge il mondo di colore verde. L’obelisco, che domina l’opera, è la chiave di lettura per poter sviluppare nello spazio tutti i volumi sottostanti. Sull’obelisco ho realizzato un bassorilievo che rappresenta il giardino della vita sorvolato da una colomba, per incoraggiare il fruitore a volare senza timore verso il mondo. Sul lato si trova una fessura, a rappresentare una finestra dalla quale osservare il mondo e la diversità senza pregiudizio. Ai piedi una fiaccola, la luce che alimenta la pace.
Tutti gli elementi simbolici riportano consapevolmente alla natura, l’elemento essenziale dell’uomo, che troppo spesso viene distrutta dall’attività umana anche attraverso le guerre. L’idea che ho inteso rappresentare è che attraverso il rispetto della natura e l’armonica convivenza con essa sia possibile giungere alla pace.

È stato fatto un preventivo studio del territorio o l’opera è nata da un’idea autonoma successivamente contestualizzata nel tessuto urbano cittadino?
L’amministrazione comunale ha scelto il luogo, che in quell’occasione è stato nominato Piazza della Pace e con i tecnici del comune abbiamo fatto una valutazione del territorio e dell’impatto che l’opera avrebbe avuto sull’ambiante circostante. Successivamente ho elaborato, seguendo le mie inclinazioni artistiche, il progetto della scultura con disegni e bozzetti. Dopo la realizzazione del progetto, insieme ai tecnici del comune e al sindaco, è stato scelto il punto esatto per il posizionamento e quindi ho realizzato il modello definitivo con una visione virtuale della piazza.

Quali studi sono stati compiuti per la realizzazione dell’opera?
Quando realizzo una scultura, partendo dal presupposto che ho sempre un’idea chiara su ciò che intendo rappresentare ed esprimere, gli studi si concentrano prevalentemente sulla scelta del materiale e sull'estrazione dello stesso, al fine di ottenere un unico blocco sul quale lavorare. Successivamente bisogna decidere dove lavorare (se in montagna o a valle), come trasportare il blocco o l’opera già realizzata e come innalzarla, collocarla nel luogo scelto.

Quali materiali hai utilizzato? Perché?
Il materiale usato per la realizzazione del monumento della Pace è la pietra. Ho scelto la pietra, benché l’azione atmosferica ne cambi il colore, per diverse ragioni: è un materiale naturale, è molto resistente e soprattutto è parte della nostra storia e della storia della nostra terra.

Qual è il messaggio che l’opera vuole lanciare?
Il messaggio che il monumento della Pace vuole lanciare è che la pace, se lo vogliamo, è davvero possibile.

FOTO DI GIOMIX68

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