Si fa sempre più imbarazzante il silenzio della Regione sulla composizione del prossimo consiglio. E di giorni ne dovranno ancora passare molti prima di conoscere tutti i nuovi 'inquilini' dell'Emiciclo. La palla è stata infatti passata alla Corte d'appello dell'Aquila per evitare di commettere ulteriori errori. Ottimistiche previsioni indicano la fine della prossima settimana come probabile data per la proclamazione degli eletti.
MAGGIORANZA - In stand by resta, quindi, anche la formazione della giunta di Luciano D'Alfonso che può scegliere un solo assessore esterno. I consiglieri sicuri per ora sono Silvio Paolucci, Dino Pepe, Pierpaolo Pietrucci, Donato Di Matteo, Giueppe Di Pangrazio, Sandro Mariani, Camillo D’Alessandro, Alberto Balducci e Luciano Monticelli (Pd), e poi Alessio Monaco e Lorenzo Berardinetti (Regione facile), Andrea Gerosolimo e il vastese Mario Olivieri (Abruzzo civico).
In bilico ci sono: Giorgio D’Ambrosio e Maurizio Di Nicola (Centro democratico), uno tra Mauro Sacco e Lucrezio Paolini (IdV). Mario Mazzocca dovrebbe essere il sicuro eletto di Sel, anche se l'entourage del teramano Vincenzo Cipolletti continua a sperare.
Nella maggioranza c'è poi l'ultimo nodo relativo al Partito Democratico: Marinella Sclocco o Tonino Innaurato. Un nodo non di poco conto, perché nela giunta dovrà entrare per forza una donna. Se in consiglio dovesse entrare Innaurato, andrebbe cercata all'esterno.
OPPOSIZIONE - A far compagnia al governatore uscente, Gianni Chiodi, ci saranno l'ex assessore al Lavoro Paolo Gatti, Mauro Febbo, Lorenzo Sospiri ed Emilio Iampieri di Forza Italia, l'ex assessore al turismo Mauro Di Dalmazio (Abruzzo Futuro), Giorgio D'Ignazio (Ncd); infine dal Movimento 5 Stelle Sara Marcozzi, Gianluca Ranieri, Domenico Pettinari, Leandro Bracco e Riccardo Mercante.
C'è ressa e confusione intorno all'ultimo posto disponibile. Se lo giocano Nazario Pagano (ex presidente del consiglio di Forza Italia) e i vastesi Etelwardo Sigismondi (Fratelli d'Italia) e Pietro Smargiassi. Con l'ingresso di quest'ultimo il Movimento 5 Stelle diventerebbe il secondo gruppo del consiglio regionale con 6 membri.
