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L'azione Cattolica e l'Associazione Gerico celebrano la Giornata Mondiale del Rifugiato

Lunedì 22 giugno in piazza San Nicola

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Si terrà lunedì 22 giugno una giornata di preghiera e dialogo, in occasione della Giornata Mondiale per i Rifugiati, organizzata dall’associazione Gerico e dall’Azione Cattolica della parrocchia di San Nicola di San Salvo. Il braccio laico della parrocchia di San Nicola, parla dei rifugiati, degli immigrati, da accogliere con la carità cristiana chiesta da Papa Francesco in occasione dell’udienza di questa mattina in cui ha affermato: «Vi invito tutti a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono le porte a questa gente che cerca una famiglia, che vuole essere custodita».

L’Associazione di volontariato Gerico lavora da diversi anni in modo attivo e silenzioso, nell’aiuto ai più bisognosi, le numerose collette alimentari, la raccolta di abiti e il sostegno alle famiglie più deboli, sono solo alcune delle attività svolte dall’Associazione nata con Maria Giulia Moretta.
L’iniziativa di lunedì, vedrà la collaborazione della cooperativa Matrix che si occupa dell’accoglienza dei rifugiati su tutto il territorio vastese, con i centri di Palmoli, Lentella e San Salvo.

Il centro di accoglienza di San Salvo dove temporaneamente risiedono 10 profughi, al centro di una diatriba tra il comune ed i gestori del B&B che li ospita, sembra infatti aver avuto termine con la riconsegna della licenza al comune, da parte dei gestori del B&B. Il comune aveva infatti minacciato il ritiro della stessa, in quanto si affermava che non venivano rispettati i parametri della legge regionale sui B&B. I gestori hanno dunque deciso di restituire la licenza e affittare i locali alla Matrix.

Lunedì sera, dunque, a partire dalle ore 21 in piazza San Nicola, per una preghiera e la visione di un film Terra ferma di Emanuele Crialese, che vuole essere «il racconto di una famiglia di pescatori e di tutta un'isola e insieme di un Paese intero, il nostro che si trovano a scegliere tra la fedeltà alla propria coscienza e alla propria storia antica e la resa alla nuova volgarità che tutto riduce a frastuono televisivo» da L’Espresso.

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