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Storie di guerra e di volontariato al Mattioli

La testimonianza di Mirko Pagliai volontario in Kurdistan

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Sono molte le domande che affollano i nostri pensieri, quando innanzi ad un televisore o ad un monitor ci appaiono i volti insanguinati di uomini e donne, quando scorrono le notizie dell'ultimo notiziario. Domande a cui pochi di noi, anche i più informati non sanno dare risposte precise. Ci dicono che siamo in guerra, attentati nelle nostre città, quelle protagoniste dei nostri viaggi, ce ne danno la percezione, ma tutto funziona come al solito, eccetto appunto quelle notizie, quei racconti di guerra, troppo lontana per convincerci che sia anche nostra.

Ieri all'Istituto Superiore Mattioli di San Salvo, qualcuno ha cercato di dare delle risposte. Un'insegnante, Sabrina Di Filippo e Pasquale Ferrara presidente del Consiglio d'Istituto, hanno coinvolto gli studenti del Mattioli, in un incontro con Mirko Pagliai, giovane volontario della Rete Italiana in Kurdistan.

Mirko è un ragazzo di Atessa, che ha fatto diversi viaggi di volontariato, nonostante la sua giovane età, è uno di quei ragazzi di cui si sente parlare nei notiziari appunto, troppo spesso perchè tornano da eroi in una bara. Mirko, ha svolto volontariato, in Kurdistan, esattamente in quel lembo di terrà sul confine tra Siria e Turchia, in cui uomini e donne siriani, sono adunati, perchè impeditit a superare il confine turco.

In quel lembo di terra, ci sono migliai di persone adunate, in condizioni igienico e sanitarie pietose, ma loro scappano, scappano dalla guerra e dalla persecuzione di uomini che hanno deciso per loro che quella terra non era più casa loro.

Mirko, parla nelle scuole, perchè come ha detto la professoressa Di Filippo, la storia bisogna sentirla addosso, per comprenderne le dinamiche, e lo fa in modo chiaro, diretto, senza fronzoli in pochi minuti, ha chiarito tutti i dubbi, sui significati e sulle dinamiche geo-politiche che muovono armi, uomini, attentati, in un racconto a tratti toccante. Fare il volontario in zona di guerra, ha i suoi rischi, la conoscenza ha i suoi rischi.

L'Istituto Mattioli, ed il suo corpo insegnante, i suoi studenti, hanno dimostrato per l'ennesima volta, di saper offrire qualcosa in più, a se stessi e allo nostra città.

Video e montaggio di Antonia Schiavarelli

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