Le liste di maggioranza, com’è solito loro fare, rispondono sempre fornendo informazioni non veritiere gettando ancora una volta fango sull’operato della Regione Abruzzo e dell’assessore alla Sanità Silvio Paolucci e gettando fumo negli occhi dei cittadini (leggi).
Non è affatto vero che l’Ufficio Postale di San Salvo Marina ha vietato l’installazione prima e la presenza poi del defibrillatore all’esterno della loro sede. Ad un esponente di spicco della maggioranza, recatosi alle Poste per chiedere la possibilità di posizionare il suddetto defibrillatore accanto alla sede distaccata delle Poste, gli è stato risposto che, essendo quella una parete condominiale, la richiesta andava fatta al condominio nonché alla sede centrale delle Poste essendo appunto quella una sede distaccata. La verità è che nessuna richiesta formale da parte dell’amministrazione comunale è stata fatta.
Cogliamo qui l’occasione per chiedere all’Amministrazione comunale:
- perché non è stata fatta nessuna richiesta formale alla sede centrale delle Poste Italiane considerato che la scelta di collocare il defibrillatore in quel luogo era frutto di uno specifico studio elaborato da un professionista chiamato a studiare anche i luoghi di maggior flusso cittadino;
- di spiegarci come possa un defibrillatore, schermato, non attaccato a corrente ma che funziona a batteria, interferire con i dispositivi elettronici dell’Ufficio Postale.
Inoltre, altra falsità sbandierata dalle liste di maggioranza è l’assenza di richieste scritte da parte dell’assessore regionale Silvio Paolucci. Affermazione falsa. Lo stesso Assessore Regionale il 12 agosto del 2014 e con successive sollecitazioni ed ulteriori richiami poi, ha inviato ai 305 comuni dell’Abruzzo, tra cui anche quello di San Salvo, di presentare domanda per essere inserito nel progetto di “Abruzzo cardio-protetto”. Il Comune di San Salvo a questo “invito” non ha mai risposto e non ha mai presentato domanda di inserimento nel progetto. Infine, come confermato dall’Assessore Paolucci, il sindaco Tiziana Magnacca è stato sollecitato anche privatamente, direttamente sulla sua posta elettronica (leggi).
Il suo silenzio e quella della sua maggioranza è stato ancora una volta sonoro ed assordante.
Questa è dunque l’ennesima dimostrazione di come l’amministrazione comunale voglia gettare fumo negli occhi dei cittadini e fango sull’operato della Regione Abruzzo.
Ringraziamo le Farmacie di San Salvo per aver donato i cinque defibrillatori alla Città (il cui costo ammonta a circa 1000 euro cadauno), dimostrazione questa che il Comune da solo non è mai in grado di far qualcosa visto il risicato bilancio comunale. E all’amministrazione comunale rivolgiamo l’appello di posizionare al più presto gli altri tre defibrillatori comprati dalle Farmacie ed in giacenza nei loro magazzini da mesi ormai!
Dal canto nostro, come consiglieri comunali, faremo invece richiesta alla Regione Abruzzo di un defibrillatore che posizioneremo nei luoghi pubblici di maggior interesse ed afflusso cittadino e non nelle adiacenze di “particolari” esercizi privati.