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"Giro d'Italia delle donne che fanno impresa", la Camera di Commercio di Chieti Pescara premia quattro imprenditrici

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Si è tenuta questa mattina, in diretta streaming sui canali social della Camera di Commercio Chieti Pescara, la tappa del dodicesimo “Giro d’Italia delle Donne che fanno impresa”, un road-show virtuale promosso da Unioncamere che ha l’obiettivo di informare le imprenditrici ed offrire strumenti formativi a chi aspira a diventarlo, dare visibilità alle dinamiche che riguardano l’occupazione femminile e creare consenso sul tema delle pari opportunità.

Hanno partecipato alla tavola rotonda, oltre al presidente dell’ente Gennaro Strever ed alla presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile Luciana Ferrone, il vice segretario generale di Unioncamere Tiziana Pompei, la nuova presidente della Camera di Commercio del Gran Sasso Antonella Ballone (la più giovane di Italia), la presidente camerale di Sondrio Loretta Credaro, la facoltà di economia dell’Università G. D’Annunzio di Chieti Pescara con Lara Tarquinio e quella di Scienze della Comunicazione di Teramo con Marianna Boero.

Da quanto emerge dalle più recenti analisi realizzate nell’ambito del Rapporto nazionale Impresa in genere di Unioncamere, le donne stanno pagando il conto più salato della crisi innescata dal Covid 19. Frenate nella voglia di mettersi in proprio dalla pandemia, le imprenditrici mostrano una maggior necessità di supporto economico e finanziario e sono meno fiduciose degli uomini su un rapido rientro alla produttività pre-Covid.

Esse rappresentano una componente fondamentale della nostra economia: sono più socialmente responsabili, più attente alla sostenibilità ambientale ed hanno grandi margini di crescita. Sicuramente hanno molte delle le qualità richieste dalla progettazione prevista nell’ambito Recovery Fund ma non tutte. Come ha, infatti, sottolineato il presidente Strever, “la pandemia ha mostrato una serie di fragilità latenti del sistema imprenditoriale femminile sulle quali occorre lavorare di più e meglio: in particolare, le fragilità si concentrano nei settori della digitalizzazione e dell’internazionalizzazione, considerati invece fondamentali per la ripresa economica”.

Clou della mattinata, la cerimonia di premiazione del concorso “Impresa in Rosa: che storia!” giunto nel 2020 alla sua sesta edizione, che si propone di assegnare un riconoscimento alla storia d’impresa femminile più originale, come valorizzazione dell’ingegno e del saper fare delle donne.

Da quest’anno, per volontà del nuovo Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio Chieti Pescara, capitanato da Luciana Ferrone, il concorso si è arricchito di una nuova categoria “Impresa in rosa: che idea!” volta a premiare due nuove realtà, sempre al femminile: l’aspirante impresa più originale e la start up ritenuta più innovativa.

“Oggi è una giornata di festa per il nostro territorio” afferma la Ferrone “perché andiamo a premiare le imprenditrici che, raccontandosi, hanno saputo mettersi in gioco. Mi auguro che queste esperienze siano fonte di forza ed ispirazione per ciascuno di noi in un momento particolarmente complesso”.

La commissione composta da: Gemma Andreini (Componente Comitato regionale Komen Italia), Maria Franca D’Agostino (Presidente C.p.o. Regione Abruzzo), Vincenzo D’Aquino (Presidente del Festival delle Letterature dell’Adriatico), Giovanni Marcantonio (Coordinatore Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio Chieti Pescara), Nunzia Salvatorelli (Consigliera della Camera di Commercio Chieti Pescara) ha decretato come vincitrici:

Categoria “impresa in Rosa: che storia!”: “Da ragioniera a mastro birraio in un chilometro zero” di Melania Chiappini per l’originalità dell’idea imprenditoriale e la tenacia con la quale è stata perseguita. Il premio consisterà in un premio in denaro di mille euro e servizi di consulenza sulla attività di impresa da parte delle strutture camerali.

Categoria “impresa in Rosa: che idea!”: “Una passione cucita addosso” di Cinzia Perinetti ed Eleonora Guidotti e “Wilma made in Italy” di Marta Di Zio per aver saputo rispondere al meglio ai criteri stabiliti dal bando quali la business Idea, l’originalità del prodotto, l’innovazione e la sostenibilità.

Oltre ai due premi in denaro, ciascuno di mille euro, le neo imprenditrici avranno la possibilità di partecipare ad Erasmus per giovani imprenditori, un programma di scambio transfrontaliero che offre ai nuovi imprenditori – o aspiranti tali – l’opportunità di imparare i segreti del mestiere da professionisti già affermati.

 

Tutte le storie sono visibili sul sito dell’iniziativa www.impresainrosachestoria.it

 

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