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Il vastese fulcro del traffico internazionale di droga

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La situazione relativa allo spaccio di droga nel territorio sembra peggiorare. Giorni fa a San Salvo la Guardia di Finanza ha scoperto che molta droga arrivava in città, smistata in una villetta della zona. L'area, che è avvantaggiata dalla presenza di grandi arterie stradali come l'A14, la trignina e la statale Adriatica, è ideale per gestire lo smercio di cocaina, hascisc e marijuana in tutta la regione.

Già lo scorso anno erano stati identificati a San Salvo alcuni appartenenti a un'organizzazione con sede in Puglia che si occupava di cocaina proveniente dalla Colombia attraverso l'Olanda e di marijuana proveniente dall'Albania. Ora i militari scoprono un altro flusso. Approfonendo le indagini è stata scoperta la struttura della filiera, da dove arriva la droga, il ruolo degli arrestati a San Salvo, i loro mandanti e a chi fosse destinata la droga.

Le persone scoperte nella villetta in cui arrivava la merce, a Piana Sant'Angelo, saranno interrogate dalla finanza. Il proprietario dell'immobile ha già provato l'estraneità ai fatti e chiarito la propria posizione. La casa divisa in diversi appartamenti era in affitto, nonostante negli ultimi mesi risultasse disabitata. Ed è stato questo a insospettire i militari, molte auto e molte persone giungevano qui. 

Il gip Fabrizio Pasquale in seguito alla convalida degli arresti ha ascoltato i difensori, avvocati Pino Sciarretta e Alessandro Orlando, liberando uno dei due arrestati e concendendo i domiciliari al secondo.

«In pochi anni sono quattro le operazioni sul traffico internazionale di stupefacenti a San Salvo», ricorda Riccardo Alinovi, dell’associazione Codici. «Grazie alla Procura e alle forze dell’ordine per quello che fanno anche se, visti i continui tentativi di infiltrazioni malavitose, il Vastese avrebbe bisogno di grossi rinforzi».

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