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Autovelox imboscati, Pro-Trignina vuole costituirsi parte civile

Il comitato di cittadini ha presentato l'istanza in Procura

redazione
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DOGLIOLA - "In data 1° giugno 2010 l’Associazione Comitato PROTRIGNINA Abruzzo e Molise ha fatto istanza, attraverso il Presidente Antonio Turdò, al Procuratore della Repubblica di Vasto, per la costituzione di Parte Civile", relativamente all'inchiesta sugli autovelox imboscati. E' quanto si apprende da una nota diramata alla stampa dalla stessa associazione. Questo il testo della richiesta, siglata dal presidente Antonio Turdò: "Premesso di essere venuto a conoscenza tramite la stampa della pendenza del procedimento penale a carico di alcuni sindaci ed amministratori e diversi indagati per truffa ed altro, in riferimento ai fatti riguardanti l’installazione e l’uso di apparecchi autovelox lungo la SS 650 Trignina; Che il suindicato Comitato è portatore di interessi diffusi, tali da far ritenere lo stesso persona offesa per i fatti attribuiti agli indagati; Chiede di essere portato a conoscenza dell’esito del procedimento penale in parola e ciò al fine di una eventuale costituzione di Parte Civile". "Per noi del Comitato Protrignina, - aggiunge Turdò a commento - questo rappresenta un momento veramente importante della vita associativa. Abbiamo l’opportunità di rappresentare, forse per la prima volta nel Tribunale di Vasto, la tutela dei diritti dei cittadini automobilisti. Quei cittadini che negli ultimi anni stanno subendo lo stillicidio di multe, chiaramente illegittime, come le indagini hanno dimostrato, da parte di amministrazioni locali che usano gli autovelox imboscati in modo selvaggio. Per non parlare della commistione da parte degli amministratori pubblici, e loro parenti. Da tutto questo il popolo-automobilista dell’Abruzzo del Molise e di tutta Italia si aspetta che venga dispensata vera e profonda giustizia. Quindi, ci auguriamo che questa nostra richiesta venga accolta dalla competente autorità giudiziaria".
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