La giunta regionale ha congelato la delibera con la quale si stava provvedendo a nominare i componenti del consiglio di amministrazione dell’Agenzia regionale per le attività produttive assegnando rappresentanti a L’Aquila, Teramo e Avezzano ed escludendo il Vastese. Per il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, l’esecutivo regionale ha preso «una decisione saggia e dovuta anche in considerazione delle rimostranze delle diverse realtà territoriali con le quali si contestavano i criteri adottati nella scelta dei rappresentati individuati».
Il sindaco in una lettera inviata ieri al presidente Chiodi e all’assessore Castiglione invita «ad alzare lo sguardo e andare oltre per evitare che, ancora una volta, ci siano territori dimenticati come quello del Vastese» e ricorda quanto scritto lo scorso 12 novembre scorso quando chiedeva un incontro per rappresentare le istanze di questo territorio per l’individuazione della sede dell’Arap nel Vastese per consentire una maggiore efficacia dell’azione della nuova agenzia per lo sviluppo industriale».
Per Magnacca è urgente un momento di confronto con il presidente della Regione «da allargare a tutti i sindaci per illustrare non solo per comunicare le esigenze di rappresentanza di questo territorio ma per affrontare le intere problematiche dei comuni ricadenti nell’ambito del Consorzio industriale del Vastese. Un incontro per consentire la permanenza degli investimenti in questa zona al fine di creare le opportunità di un’area diversamente destinata a non avere più futuro».
Il sindaco di San Salvo ribadisce ancora una volta come rispetto alle altre realtà che formano l’Arap «il Consorzio industriale del Vastese è l’unico a presentare un bilancio in attivo; il Consorzio Industriale del Vastese rappresenta una quota significativa nell’Arap; il territorio del Vastese è stato il vero traino dello sviluppo industriale della Regione Abruzzo; che ancora oggi sul territorio di San Salvo insistono due delle più grandi multinazionali che hanno scelto di produrre in Abruzzo e unitamente alle aziende internazionali della Val di Sangro costituiscono, insieme ai relativi indotti, la parte più rilevante delle esportazioni abruzzesi».