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Nella 'Giornata della Terra', una nuova quercia abbattuta

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Oggi è la Giornata della Terra, è il nome usato per indicare il giorno in cui si celebra l'ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra, e proprio oggi ci tocca dare la notizia dell’abbattimento di un altro gigante. Un’altra quercia è stata infatti abbattuta venerdì scorso. L’avevamo documentata in un articolo apparso sul nostro sito il 28 marzo (leggi), in cui parlavamo di un Piano del Verde per la tutela dei giganti verdi ancora presenti sul nostro territorio .

La pianta è stata abbattuta dall’amministrazione comunale. Era sita infatti su un marciapiede comunale, le sue radici sembrerebbe, da una relazione tecnica di parte, ledevano le fondamenta della casa vicina, altri invece parlano di una malattia della pianta che a lungo andare l’avrebbe resa instabile. La relazione stilata da un geometra incaricato dal confinante, come ci ha riferito il dirigente alla manutenzione del verde urbano, sembrerebbe non sia stata verificata da alcun tecnico comunale, né dal Corpo Forestale.

Dal sito web del Corpo Forestale, si evince che «laddove ricorrano esigenze di tutela dell'incolumità pubblica e sia dimostrato, tramite perizia redatta da un dottore in Scienze forestali iscritto all'albo, lo stato di irrecuperabilità dell'esemplare o la sua morte, tenuto conto dei regolamenti vigenti a livello comunale è possibile procedere all'abbattimento dell'esemplare». 

Probabilmente il regolamento comunale, prevede un iter diverso, forse più semplice. Esistono determinate figure, quali le guardie forestali o botanici, per determinare normalmente se ci sono strade diverse dall’abbattimento per salvare una pianta che ha impiegato decenni per diventare ciò che era. I quarantenni del quartiere la ricordano grande e verdeggiante già nella loro infanzia. La pianta inoltre era in questi giorni, in piena vegetazione, molti nidi sorgevano sui suoi rami, se proprio si doveva procedere ad un abbattimento come ci spiega la guardia del WWF Stefano Taglioli, questo non era certo il periodo migliore.

Le amministrazioni comunali con una popolazione al di sopra dei 15.000 abitanti hanno l’obbligo dal 2013, di piantare un albero per ogni nato. A San Salvo ciò non avviene dal 2012, per mancata comunicazione dei dati tra l'ufficio anagrafe e quello manutenzione, come ci dicono gli assessori preposti. Nell’arco di un mese due querce sono state abbattute, creavano problemi o erano malate, su via Montenero tre tigli sono stati abbattuti, detto ciò la nostra città vanta un debito importante nei confronti di Madre Terra e delle generazioni future.

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