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Raccolta differenziata, a Schiavi nemmeno il 6 per cento

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ALTO VASTESE - Che la Comunità montana Alto Vastese sia la prima nella lista della marginalità non è certo una novità, ma ora a questo poco invidiabile primato, di cui gli amministratori locali possono andare fieri, si aggiunge ora un altro pessimo risultato raggiunto da alcuni dei comuni membri. Come dire, al peggio non c'è mai fine. Sono stati resi noti dall'assessorato regionale all'Ambiente i dati relativi alle percentuali di raccolta differenziata e, guarda caso, si scopre che il fanalino di coda, la maglia nera del gruppo, è uno dei centri della Comunità montana Alto Vastese. In tutta la provincia di Chieti sono quattordici i comuni dove la percentuale di rifiuti differenziati è inferiore al 6 per cento, cioè ''al di sotto degli obiettivi previsti dalle normative regionali e nazionali'', come precisato dagli uffici dell'assessorato competente. Di fronte a questa pessima prova, l'assessore all'Ambiente e al Territorio, Franco Caramanico, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera di rimprovero ai sindaci dei paesi meno ''ricicloni'', sporcaccioni potremmo dire senza voler essere offensivi. Il responsabile regionale dell'ambiente spiega, nella missiva che anche Piero Paolo Sciarra, sindaco di Schiavi di Abruzzo, dovrebbe aver ricevuto, che ''i bassi livelli di raccolta differenziata non solo rappresentano uno spreco sul piano ambientale ed energetico, ma costituiscono un aggravio per il bilancio dell'Ente e per i cittadini, costretti al pagamento di importi superiori dell'ecotassa e al pagamento delle sanzioni previste per il non raggiungimento degli obiettivi di legge''. Insomma, non solo conseguenze negative per l'ambiente, ma anche per le tasche dei contribuenti. ''Senza contare, - continua l'ingegner Caramanico - che i Comuni inadempienti non usufruiscono di eventuali agevolazioni introdotte da specifici provvedimenti locali collegati con i regolamenti applicativi della Tarsu o Tia''. Il Servizio gestione rifiuti della Regione Abruzzo, spiegano da L'Aquila, ''sta predisponendo delle apposite direttive regionali al fine di supportare i Comuni ad una migliore organizzazione dei servizi di raccolta differenziata, introducendo misure incentivanti o disincentivanti''. ''Stiamo inoltre provvedendo - aggiunge l'assessore Caramanico - a finanziare numerosi progetti di riorganizzazione del servizio di raccolta differenziata, assegnando contributi premiali ai Comuni che hanno raggiunto la percentuale del 40 per cento''. Siamo lontani anni luce, come è evidente, dalle miserrime percentuali di Schiavi di Abruzzo, e questi sono dati numerici, non opinioni. Gli altri centri del comprensorio Vastese, oltre a Schiavi di Abruzzo, che non rispettano le regole della raccolta differenziata, che se vogliamo sono regole di civiltà, sono Carpineto Sinello, Dogliola e Furci. I rispettivi amministratori locali, dovrebbero fornire delle spiegazioni a parziale giustificazione di risultati così negativi.
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