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«Si lavora e ci si riposa in un certo modo»

Questo il messaggio conclusivo della giornata diocesana di preghiera e lavoro

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Da undici anni l’Arcidiocesi Chieti -Vasto dedica la prima domenica di maggio al lavoro. Quest’anno San Salvo ha ospitato questo importantissimo evento. Miglianico sarà protagonista nel 2016.

Don Claudio Pellegrini (responsabile dell’ Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Chieti-Vasto) ha sottolineato l’importanza del rispetto della domenica come giorno da dedicare al riposo e alla famiglia. Un lavoratore ritemprato dal riposo migliora le sue prestazioni nell’azienda e anche la società risente di questi effetti positivi. È importante che le leggi e le aziende rispettino il riposo domenicale.

L’arcivescovo Padre Bruno Forte ha schematizzato delle riflessioni sul lavoro e sul riposo. Il lavoro è intriso di quattro ordini di relazioni: la produttività (il soggetto che interviene sulla materia per trasformarlo con il suo lavoro ha una dignità straordinaria; chi non lavora è mortificato nella sua identità e dignità; la realizzazione di un prodotto di qualità è motivo di orgoglio per i datori di lavoro e per i lavoratori; un ambiente di lavoro sereno e gratificante migliora la qualità di vita dell’intera società), la fatica (una visione idilliaca del lavoro è fuorviante; il lavoro è sinonimo di fatica e sacrificio), la corresponsabilità del datore di lavoro e dei lavoratori per un economia che funziona (in un determinato contesto storico poteva avere un senso la lotta di classe tra classe operaia e imprenditori; oggi ciò non ha più senso; talora i sindacati difendono solo i diritti dei lavoratori ma tralasciano i doveri; ogni lavoro va fatto con competenza, impegno e serietà; oggi deve andare avanti l’ideologia della corresponsabilità ossia ognuno deve fare la sua parte e al meglio) e la solidarietà (in questo periodo si stanno vivendo momenti di fragilità economica sia nei rapporti tra lavoratori e sia con il mondo della produttività; è dimostrato che una logica di solidarietà fa sì che le cose vadano meglio per tutti).

Il riposo festivo è fondamentale: molte aziende in nome della produttività sacrificano il riposo settimanale. Ma ciò comporta una situazione di alienazione umana e familiare che poi si riversa anche sulla qualità del lavoro. Sei giorni si lavora per la famiglia il settimo giorno ci si dedica alla famiglia. Quando i valori della famiglia vanno in crisi la società e l’economia tendono a sgretolarsi.

Marinella Sclocco (assessore regionale al Lavoro) ha evidenziato come i principi della Chiesa enunciati dall’arcivescovo possono talora diventare anche obiettivi della politica.  Stiamo vivendo un processo di grossi cambiamenti irreversibili per il mondo del lavoro. All’orizzonte si evidenziano opportunità di sviluppo anche per paesi prima al margine e nascono nuovi modelli di impresa. La politica deve saper interpretare questi cambiamenti e saper dare risposte continue e concrete al mondo del lavoro. Deve inoltre trovare un equilibrio tra le esigenze del mercato e quelle dei lavoratori.

Nella messa conclusiva della giornata diocesana di preghiera e lavoro tenutasi nella chiesa di San Nicola, don Claudio ha evidenziato che l’eucarestia stessa celebra il lavoro e la festa: il pane è il simbolo del lavoro e il vino è il segno della festa.

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