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Nuove antenne telefoniche sul territorio sansalvese, nuovi problemi di ricezione?

La tecnologia LTE anche sulle antenne Telecom

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Anche la Telecom è pronta ad installare le nuove antenne con tecnologia LTE. Dopo l'installazione di un'antenna di un gestore di rete privata, che ha comportato per circa un mese il black out televisivo per diversi cittadini del centro storico, che per tornare a vedere la televisione sono stati costretti a rivolgersi ad un antennista, anche la Telecom si accinge a modificare le proprie antenne, per aggiornarnarle al sistema LTE. (leggi)

La frequenza 4G, manda in tilt le antenne antecedenti al 2012, che non hanno il filtro al segnale LTE, mandato da queste nuove frequenze, ossia l’80% delle antenne posizionate sui nostri tetti. Accadrà dunque quanto già avvenuto nel centro storico cittadino?

Il segnale acquisito dalle compagnie telefoniche, dal Ministero dello Sviluppo Economico, non potrà ovviamente essere interrotto, per problemi di antenne.

La compagnia infatti è chiara nella sua relazione agli uffici tecnici preposti, "TELECOM ITALIA S.p.A. Gestore del Servizio di Comunicazioni in forza della Convenzione con il Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni, è tenuta, a progettare, costruire e mantenere in perfetto stato di funzionamento la propria rete radiomobile per garantire la progressiva copertura del territorio nazionale e il rispetto di precisi obblighi in merito alla qualità globale del servizio da assicurare".

Rimane a chi avrà problemi di ricezione, così come hanno fatto i residenti del centro storico, l’unica possibilità di adeguare il proprio impianto, cambiando l’antenna o applicando come hanno fatto già in molti, un filtro, che blocca il segnale LTE (il costo del solo filtro e dell’intervento dell’antennista è di circa 60 euro).

Le antenne potenziate verranno, dislocate presso la marina di San Salvo, altre due potrebbero essere installate in punti già esistenti nel centro cittadino.

Nel 2011 lo Stato guadagnò dalla vendita di queste frequenze ben 3.945.295.100 euro, alle compagnie telefoniche.

Di questi 4miliardi di euro, il ministro Romano allora alle telecomunicazioni affermava "Il 50% dei proventi aggiuntivi della gara LTE, sarà destinato al settore da cui provengono, al comparto dell’ICT”, sottolineando come sia il settore su cui puntare per sostenere la crescita: “Abbiamo un grande piano per la banda larga e finanzieremo il progetto anche grazie ai proventi aggiuntivi dell’asta LTE”. 

Rimaniamo in attesa, d'altronde sono passati solo 4 anni!

 

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